All’ex capitano dell’Inter sono bastati cinque minuti per andare in gol, il nono in dieci presenze, dopo il vantaggio di Di Maria e il pari di Grandsir

Si era messa male per il Psg che dopo la sconfitta a Digione, ultimo la scorsa settimana, si avviava ad un altrettanto impopolare pareggio in casa della neopromossa Brest. Ma a togliere dai guai il club dell’emiro del Qatar ci ha pensato ancora una volta Icardi, in rete dopo aver sostituito un blando Cavani che avrebbe dovuto sfruttare la trasferta in Bretagna per riprendersi il posto fisso in attacco, dopo cinque panchine di fila. Il Matador invece è apparso fuori forma e troppo impreciso. All’ex capitano dell’Inter invece sono bastati cinque minuti per andare in gol, il nono in dieci presenze, e fissare il risultato sull’1-2, dopo il vantaggio di Di Maria e il pari di Grandsir.

FORMA

Il vantaggio parigino, al 39′, punisce severamente il Brest che aveva impostato la sfida a viso aperto, senza temere il dislivello tecnico con i parigini. Anzi, annullandolo con un pressing attento e una difesa alta. Possibile in assenza di Mbappé, fermato da dolori agli adduttori. Il primo allarme così è per Rico, tra i pali al posto di Navas, arriva con una bella stoccata di Autret, dopo una palla male amministrata da Verratti. Unica sbavatura in copertura per l’azzurro, regista nella mediana del 4-2-3-1 di Tuchel, e sempre propositivo per i colleghi d’attacco. Anche se Cavani in realtà manca chiaramente di ritmo e freschezza. Alla mezzora, il Matador ha in bilancio solo due palloni toccati in area. E prima del destro di Court, che finisce sull’esterno della rete illudendo i tifosi (25′), il Psg si fa vedere solo con Di Maria, che al 20′ controlla di petto ma alza il destro, ben servito da Dagba; e con Sarabia che 1′ dopo ignora Cavani e impegna il portiere di casa. Insomma, c’è equilibrio, che gli ospiti rompono in velocità su suggerimento di Draxler, per Di Maria che insacca con un bel pallonetto. Gol sul filo del fuorigioco, convalidato dalla Var.

LEZIONE

Cavani invece finisce la prima frazione con zero tiri. Il primo arriva all’ora di gioco. Ma è fiacco, sotto porta, sugli sviluppi di una punizione. Mentre finisce alto il taglio di testa sul primo palo, sempre su servizio dell’argentino, su corner da destra (20′). Molto più concreto il Brest che parte in contrattacco al 27′ e manovra da destra verso sinistra, con Court che serve Grandsir che controlla e spara il rasoterra in rete. Gol che spinge Tuchel a togliere Cavani e a inserire Icardi, ma anche Marquinhos per l’ammaccato Verratti, e pure Choupo-Moting per Sarabia. Tutti al 34′. Mossa della disperazione che però porta frutti, perché a Icardi basta il primo pallone utile per fare la differenza, controllando a centro area e mettendo dentro il servizio da sinistra di Choupo-Moting. E poi l’ex nerazzurro sfiora il bis sparando sull’esterno della rete. Insomma, una lezione di concretezza quella dell’argentino sempre più erede di Cavani, in scadenza a giugno.

Fonte:gazzetta.it