Continua la crisi degli azzurri, contestati dal pubblico di casa: Radu para tutto e Pinamonti per poco non piazza il colpaccio rossoblù

Finisce male. Il pareggio (0-0 contro il Genoa) non basta a evitare ai giocatori del Napoli la contestazione. Fischi e insulti, come non si udivano da tempo. Che tristezza, mentre la classifica diventa ancora più pesante. Carlo Ancelotti esce a testa bassa e la squadra riunita a centrocampo applaude la gente che contesta: i fischi diventano ancora più assordanti. Il Genoa lascia il San Paolo con onore, ha giocato con grande equilibrio finendo, poi, per meritarsi il punto.

C’È MERTENS

L’atmosfera è strana, non abituale per il San Paolo. Sugli spalti c’è poca gente, l’ambiente è freddo. Carlo Ancelotti lascia fuori Arek Milik: la sua è stata una defezione dell’ultima ora. L’attaccante polacco soffre per una contusione al ginocchio. E al centro dell’attacco, a far coppia con Lozano, c’è Dries Mertens, mentre in difesa ecco il ritorno di Hysaj che viene schierato a sinistra al posto di Mario Rui. Tra i pali, invece, va Ospina, Meret è stato tenuto a riposo dopo l’attacco febbrile dei giorni scorsi. Thiago Motta deve fare a meno di Kouamé, nemmeno convocato, e al suo posto c’è Goran Pandev.

ILLUSIONE

Passano appena due minuti e Lorenzo Insigne torva il modo di scaraventare in rete il pallone deviato male da Lozano. Il giocatore esulta, ma l’assistente di Calvarese, Villa, è fermo con la bandierina alzata per segnalare la posizione irregolare del messicano. Il Genoa si difende con ordine, Zapata domina nella propria area di rigore, mentre Schone rischia con quegli appoggi corti che mettono in apprensione la panchina rossoblù. Poco dopo il quarto d’ora, Zielinski ci prova dalla distanza, perché negli spazi è difficile trovare l’inserimento. La conclusione di sinistro viene deviata da Radu. Lozano è agile nelle ripartenze, ma viene contrastato in prima battuta da Ankersen e Romero è pronto al raddoppio. Al 24′ è lo stesso attaccante messicano che fallisce una buona occasione, ciccando il pallone. Pandev, intanto, non finisce mai di stupire. Koulibaly e Hysaj sono costretti ripetutamente al fallo ogni qualvolta l’attaccante della Macedonia del Nord entra in possesso di palla: tecnicamente, è ancora piacevole ammirarlo. La gente di Napoli lo ha accolto con un lungo applauso a memoria degli anni vissuti con la maglietta azzurra. Sul suo sinistro, tuttavia, capita il pallone buono (appoggio all’indietro di Agudelo), al 32′, ma lo calcia male. Il tempo si chiude con i fischi del San Paolo.

BRIVIDO PINAMONTI 

Il Genoa ci crede, comunque, e non si limita sola a difendersi. Anzi, inizia la ripresa aggredendo la metà campo napoletana. Pandev si porta dietro Hysaj e Koulibaly e poi tenta la conclusione a giro, ma la palla termina a lato. Ancora il macedone in azione: suo il cross per il colpo di testa di Pinamonti che esce di poco (5′). Al 15′, la prima sostituzione. Ancelotti richiama in panchina Callejon e inserisce Llorente. E due minuti più tardi, il Genoa arriva a un passo dal vantaggio. Agudelo, che tiene sotto scacco Di Lorenzo, trova un cross millimetrico per il destro al volo a porta vuota di Pinamonti: Koulibaly si lancia in tackle e riesce a deviare il pallone in angolo: un prodigio, davvero.

FISCHI PER INSIGNE   

Corre il minuto 21 quando Ancelotti sostituisce Lorenzo Insigne. Ed è a quel punto che partono i fischi, mentre il capitano va a dare la mano ad Ancelotti e a tutti i componenti la panchina. Al suo posto subentra Elmas. Negli ultimi 20 minuti il Napoli prova il tutto per tutto e si riversa nella metà campo del Genoa. Al 42′ Lozano va via sulla destra e crossa morbido per il colpo di testa di Elmas: Radu vola sulla sua sinistra e devia con la punta delle dita. Una vera prodezza che blinda il risultato.

Fonte:gazzetta.it