Il “Barba” ne mette 39, Westbrook 26. Nei Pelicans, già privi di Zion, Ball e Ingram, si registra anche l’infortunio di Hayes. Secondo “non entrato” stagionale per l’azzurro Melli

New Orleans-Houston 116-122

Houston si aggrappa ai 39 punti di James Harden e manda k.o. i Pelicans conquistando così il suo quarto successo consecutivo. Strana l’attuale gestione di Nicolò Melli da parte dello staff tecnico dei Pelicans. Dopo essere partito titolare venerdì contro Toronto e aver giocato solo cinque minuti a Charlotte, l’azzurro resta in panchina per tutto il match nella sfida con Houston. Reduce dal bel successo di Charlotte New Orleans deve fare i conti con un’infermeria affollata per il match con i Rockets di Mike D’Antoni. Ovviamente sempre al palo Zion ma coach Gentry deve rinunciare anche a Lonzo Ball e Brandon Ingram. In quintetto ci va così Josh Hart e nei primi minuti i Pelicans provano a fare male alla difesa di Houston solamente dalla lunga distanza. JJ Redick prende subito confidenza con il canestro e dopo sette minuti di gioco tutti e 15 i punti dei padroni di casa arrivano grazie alle triple. Houston dal canto suo parte con l’atteggiamento di chi si sente superiore e mostra una certa arroganza, punita solo in parte dai troppo autolesionisti (otto turnover nel primo quarto) Pelicans.

FISCHI PER GORDON 

L’ingresso del fischiatissimo ex di turno Gordon aiuta la causa di Mike D’Antoni, i Rockets alzano il livello di concentrazione e chiudono la prima frazione con un parziale di 14-4, prendendo così il controllo delle operazioni. Con l’ottimo impatto di Okafor New Orleans finalmente, all’inizio del secondo quarto, riesce a produrre anche dalla zona pitturata. Hart si fa sentire e la compagine della Big Easy con un break di 9-2 torna a sotto. Ci pensa però Harden a cambiare passo. L’ex Mvp della Lega dopo aver iniziato con 0/4 dal campo decide di attaccare il canestro e con le sue penetrazioni ricaccia indietro New Orleans. Westbrook fa il resto e i Rockets vanno negli spogliatoi all’intervallo avanti 58-52, dopo un primo tempo a corrente alternata.

DEFEZIONI  

Alvin Gentry, già alle prese con un roster con parecchie defezioni, deve anche registrare l’infortunio di Hayes e a inizio ripresa Harden e Tucker provano a dare una scossa decisiva al match. I Rockets arrivano al vantaggio in doppia cifra ma la sorprendete produzione di Moore permette ai Pelicans di tornare in scia con un parziale di 11-2. Appena la compagine texana sente però il fiato di Nola sul collo si rimette a correre e pur commettendo evitabilissimi errori riprende la sua marcia. Westbrook spinge così i Rockets al +13 in apertura di quarta frazione. New Orleans non si arrende, si aggrappa ai canestri di un caldissimo Redick e con un break di 9-0 rimette pressione a Houston. Pressione? No problem, ci pensa Harden con due penetrazioni consecutive e una tripla condita dal fallo di Hart a togliere l’inerzia a Nola. Il fenomeno dei Rockets continua a segnare e con un personalissimo parziale di 13-0 rimette gli ospiti a distanza di sicurezza. I Pelicans con orgoglio provano a giocarsela fino alla fine ma Houston non è in vena di regali e tiene lontani i padroni di casa, andando così a vincere in scioltezza.

New Orleans: Redick 24 (0/1, 7/15), Hart 19, Holiday 18. Rimbalzi: Favors 12. Assist: Holiday 11.

Houston: Harden 39 (10/14, 3/11), Westbrook 26, Gordon 17. Rimbalzi: Capela 20. Assist: Harden 9.

Fonte:gazzetta.it