I rossoblu la sbloccano al 43’ col n. 7. Raddoppio di Soriano al 56’, 3-0 della seconda punta 10’ dopo. Babacar accorcia a 5’ dalla fine, Farias la riapre nel recupero. Pugliesi senza vittorie interne

E sono 11 punti nelle 7 volte in cui è stato presente in panchina: Sinisa Mihajlovic si prende il bottino di Lecce contro il suo ex compagno alla Lazio Liverani e lo fa dopo aver guidato una partita praticamente a senso unico (tranne il doppio sussulto finale del Lecce) e pure dopo aver litigato furiosamente (minuto 40’ p.t.) con Medel. Insomma: tanto Sinisa, tantissimo Bologna e pochissimo Lecce, che non vince ancora in casa e che solo dal 40’ della ripresa ha trovato porta, orgoglio e una dignitosa reazione.

LITE MEDEL-SINISA E GOL

Dopo i 2500 chilometri in 3 giorni, Sinisa Mihajlovic è regolarmente in panchina vicino alla propria squadra: il Bologna (seguito da 500 tifosi) cerca la terza vittoria esterna e lo fa con la formazione tipo ma con uno spostamento (Tomiyasu centrale con ingresso di Mabye a destra) e un ritorno, quello di Soriano. Liverani piazza il suo Lecce col trequartista e cerca la prima vittoria in casa allo stadio Via del Mare. Il Lecce va in vantaggio al minuto 11’, Baba incrocia di destro ma il guardalinee dà il fuorigioco, giustamente. Da quel momento, Sinisa alza i toni (e si era già tolto il piumino pesante) e scatena i suoi: dal 14’ al 39’ il Bologna va vicinissimo al gol in più occasioni ma Orsolini (2 volte), Palacio (2 volte), Poli (tiro fuori) più un salvataggio sulla linea di Petriccione salvano un Gabriel assolutamente in grande giornata. Il portiere del Lecce le prende tutte e si supera su Palacio e Poli al 32’. Il Bologna attacca e meriterebbe il vantaggio: nel frattempo Medel incassa un tunnel da Tatchsidis e nell’azione successiva – per un fallo ricevuto – si innervosisce e reagisce. Entra in campo Mihajlovic che gli dice qualcosa a brutto muso e lo porta via (come tenta di portare via il greco), il tutto mentre Medel è una furia e addirittura risponde male al tecnico serbo. Che non la prende bene: si gira verso la panchina e chiede di cambiarlo, solo che non è pronto subito il sostituto e intanto Medel ce l’ha con tutti e uscendo all’intervallo se la prenderà anche con il ds Bigon. Nel frattempo, il Bologna aveva preso il vantaggio: cross di Sansone da sinistra, Calderoni non controlla, arriva Orsolini ed è vantaggio, 0-1. Mentre Gabriel aveva ancora fatto il doppio miracolo su Sansone e Poli.

BOLOGNA SCATENATO

Probabilmente all’intervallo Sinisa e Medel avranno avuto un chiarimento perché il cileno esce dagli spogliatoio ancora nell’11 titolare mentre Liverani toglie Tachtsidis per Shakhov. Non cambia nulla: da una parte e dall’altra. Perché a parte una pressione – soffice – del Lecce, il Bologna continua a cercare la solita ferocia, questa volta un po’ più in ripartenza. In una di queste c’è il raddoppio rossoblu: azione iniziata da Palacio che vola, palla a Sansone che sbatte il tiro su Gabriel, lo stesso ex Villarreal torna in possesso della palla appoggiandola a Palacio che apre per Soriano solo, botta al volo e 0-2. Il Lecce è – se possibile – ancor più tramortito, a tal punto che il Bologna arriva al tris: apertura con cambio di campo di Soriano, palla a Orsolini che si mangia Calderoni e di destro (non il suo piede) sbatte nel sette il 3-0 del Bologna. Troppo Bologna e troppo poco Lecce: non vince ancora in casa ma ha quel sussulto nel finale quando prima Babacar (40) e poi Farias (46’, gol da fuori) avvicinano la squadra al sogno del pari. Un sogno poi svanito mentre la curva Nord sostiene la squadra e poi urla “Sinisa sotto la curva”. Perché Sinisa è ancora una volta il vincitore: con lui tornato vicino alla squadra, 3 vittorie su 4. Chapeau.

Fonte:gazzetta.it