Il portoghese sblocca il risultato al 4′ della ripresa, poi raddoppia dal dischetto. La squadra di Maran, che aveva tenuto bene nella prima parte dell’incontro, si scopre ed ecco il gol di Higuain e il terzo di CR7. La vetta della classifica è al sicuro

Il primo dell’anno hanno spostato le lancette indietro di cinque anni. La Juve batte 4-0 il Cagliari con la prima tripletta in Serie A di Cristiano Ronaldo: più che il 2020, sembra il 2015, quando CR7 in Liga spingeva palloni in porta con la ruspa. I conti per le classifiche sono presto fatti. In campionato, +3 sull’Inter: Sarri allunga a 45 in attesa di mettersi davanti alla tv per Napoli-Inter. Per i marcatori, +6: Ronaldo sale a 13, secondo dietro i 19 di Immobile. In silenzio, sorride anche il Dygualdo, paradossalmente in un pomeriggio in cui non si è visto nemmeno per un minuto. Dybala è stato a lungo il migliore e Higuain, entrato al suo posto, ha segnato il 3-0 (assist di Ronaldo…). Se non bastasse, nel finale ha fatto bene anche Douglas Costa: è entrato per Ramsey, giusto in tempo per regalare a CR7 il pallone del quarto gol.

I GOL

Riportiamo indietro il video della partita e rivediamo la tripletta. L’1-0 è una lezione di presenza di spirito. Klavan palleggia sereno verso Walukiewicz, centrale del 2000 alla prima presenza in A, che aspetta il pallone con spirito sereno da pic nic. Nessuno dei due si accorge che nell’erba si nasconde un serpente bianconero col 7: Ronaldo sbuca dietro Walukiewicz, lo anticipa, salta Olsen e mette in porta. Il 2-0 è un rigore procurato da Dybala con uno slalom mancino dei suoi: dribbling in area e fallo di Rog, più ingenuo che cattivo. Il 4-0 è un tocco su Olsen da assist di Douglas Costa. Pillola statistica: Cristiano per la prima volta ha segnato in cinque partite di A consecutive e ha aggiunto una figurina alla collezione. Il Cagliari era l’unica squadra dell’attuale campionato contro cui aveva giocato e non segnato.

LA PARTITA 

Juve-Cagliari, al di là della sfida tra prima e sesta, è stata una partita tra due pugili di diverse categorie. Il Cagliari ha aspettato, chiuso gli spazi centrali con il suo rombo e lasciato il pallone alla Juventus. Sarri lo ha preso volentieri, il problema è che la Juve a lungo non è andata oltre il palleggio. Poche imbucate – lì in mezzo c’era traffico – e non grandi soluzioni anche al largo, dove ci sarebbe stato più spazio: Cuadrado si è acceso a tratti – il primo pericolo è nato da una sua combinazione nello stretto con Ramsey e Dybala – mentre Alex Sandro a sinistra si è visto poco. Al di là di un paio di tiri da fuori e di un sinistro di Dybala clamorosamente alto, la Juve fino al gol è andata vicina al vantaggio solo con un colpo di testa di Demiral da angolo: traversa piena al 35’.

CAGLIARI DELUDENTE 

I primi due gol però hanno cambiato lo scenario e, non per caso, Olsen poco dopo l’1-0 ha dovuto salvarsi due volte in pochi secondi: la sua respinta su tiro di Dybala è carambolata su Klavan, così il pallone gli è tornato addosso obbligandolo a una seconda deviazione. La Juve con il vantaggio si è sciolta, ha trovato spazi e mostrato la sua luce migliore, quella dei campioni. Il Cagliari invece nel complesso ha deluso: ha tenuto bene nel primo tempo ma non è quasi mai stato pericoloso. Ha cambiato atteggiamento solo nella seconda parte del secondo tempo, quasi obbligato dal doppio svantaggio, ma in quei minuti si è inevitabilmente scoperto. Unici tiri in porta: Nainggolan (parata) e Joao Pedro (palo) nel recupero. Poco per cancellare una preoccupazione e un dato: Maran non vince dal 2 dicembre…

Fonte:gazzetta.it