Maurizio Savino, C.E.O. di Gambless è stato tra i relatori protagonisti del panel dedicato all’analisi del fenomeno della ludopatia, organizzato da Global Gaming Digital Expo in occasione di Italy Week.

Italy week, evento online – atto primo – del tour globale organizzato da G.G.D.E (Global Gaming Digital Expo), è stato un successo senza precedenti per il mercato Italiano e dal 6 all’8 ottobre 2020, ha provato con webinars e approfondimenti, a dettare nuove linee guida da seguire in merito ai settori di sport, esport e gioco d’azzardo.

Tra i tanti argomenti affrontati nel primo giorno di conferenze, fondamentale è stata l’analisi di una delle problematiche sociali tra le più discusse e combattute sul territorio negli ultimi anni: la dipendenza da gioco d’azzardo.

Il gioco compulsivo definito per questo motivo patologico, viene indicato con il termine di “Ludopatia”, nome quindi che indica la totale mancanza di autocontrollo in un individuo che preda del gioco, finisce per ripetere compulsivamente comportamenti dannosi che a lungo andare portano gravi conseguenze, tra cui il distruggere il proprio patrimonio economico.

Cosa è la Ludopatia? Come si sviluppa? Ma in particolare come si contrasta?

Abbiamo provato a trovare le risposte a queste domande, con l’aiuto di Maurizio Savino, esperto in ambito dipendenze, C.E.O. di Gambless.

Maurizio con la sua azienda, ha ideato e sviluppato un app molto interessante, utile per aiutare i giocatori a comprendere meglio gli aspetti psicologici del gioco patologico.

La mission principale di questa innovativa soluzione è proprio quella di prevenire e combattere la dipendenza da gioco, fornendo supporto psicologico agli individui più vulnerabili.

Gambless, nasce grazie all’esperienza maturata da Maurizio con la sua prima app, Mindspa, creata con la collaborazione di un team di psicologi, e che offre supporto a oltre 150mila utenti sparsi in tutto il mondo.

L’obiettivo di questa nuova app, Gambless appunto, è quello di offrire supporto psicologico autogestito a tutti coloro che la scaricano direttamente dai Google e Apple Store sui propri dispositivi.

Le funzioni dell’app sono diverse, e includono un diario terapeutico dove poter tenere sotto controllo i propri miglioramenti, una ricca sezione con esercizi di coping su diverse emozioni, un chatbot d’emergenza e una serie di corsi psico-educativi dedicati, oltre che alla ludopatia, anche alla salute mentale a 360 gradi.

Un successo dell’app già testato e certificato negli UK grazie ad una partnership strategica con Lottoland, ora pronto a fare il suo ingresso ufficiale anche in Italia al fianco e in aiuto di milioni di giocatori nazionali.

ECCO QUANTO DETTO DA MAURIZIO SAVINO

Il gioco e quindi il suo abuso, sono fattori che da sempre hanno caratterizzato la vita dell’uomo.

Un individuo gioca per tanti motivi, tra questi abbiamo il divertimento, la voglia di intrattenersi, per prospettiva di vincita e quindi guadagni facile e immediati o per tanti altri fattori.

A mio modo di vedere quindi, il gioco non è un male assoluto.

Giocare è un qualcosa che è parte fondamentale nell’uomo e non va quindi bloccato in maniera forzata. A mio avviso il giocatore va seguito ed educato al meglio.

Con questo non voglio neanche dire che il gioco sia un bene ma semplicemente che è un qualcosa che va utilizzato con sapienza e moderazione, fattori indispensabili non solo in ambito gioco ma sempre, in ogni aspetto della nostra vita.

La Ludopatia è un problema delicato che si sviluppa in maniera subdola e porta l’individuo a isolarsi, ad essere nervoso e ad avere comportamenti che lo distaccano sempre più dalla vita di tutti i giorni. Questa malattia ha origini antichissime, solo che negli ultimi anni se ne parla in maniera più diffusa.

Sicuramente la digitalizzazione della nostra società ha favorito la crescita del fenomeno e l’attenzione mediatica da un lato, mentre dall’altro ha creato un alone negativo associato al gioco d’azzardo.

Prima un ludopatico si riusciva a riconoscerlo più facilmente, perché fisicamente andava nelle sale da gioco. Oggi con l’online non è più possibile individuare con certezza un individuo ludopatico, e questo fa paura.

Ma a mio avviso la digitalizzazione va vista come un’opportunità. Alla base della ludopatia c’è l’esagerazione e la mancanza di autocontrollo, sono questi i comportamenti da individuare e limitare, e non il gioco in sé. Occorre informare e formare correttamente la società, per avviare un primo processo di contrasto alla diffusione delle dipendenze.

Educare i giocatori è il primo step, e la nostra app fonda le sue basi in particolare sull’aspetto della formazione dell’individuo e sul benessere mentale in generale.

Gambless è un supporto che ognuno di noi può avere al suo fianco in ogni momento della giornata, sul proprio cellulare e quindi disponibile 24 ore su 24. Con Gambless è possibile anche effettuare dei test di autovalutazione per prendere reale coscienza del proprio rapporto con il gioco d’azzardo.

Proveremo nel corso dei prossimi mesi ad ampliare i servizi offerti ai nostri utenti, facilitando il contatto con degli specialisti, per aiutarli ad avere un gioco responsabile e allo stesso tempo avviare, con i bookmakers nazionali, un processo di riqualificazione dell’immagine pubblica del gioco, per non perdere un diritto, quello del gioco che non deve essere visto come qualcosa di totalmente negativo ma un’occasione per essere uomini e donne liberi di divertirsi senza esagerare e in piena libertà decisionale.


MAGGIORI INFORMAZIONI SU GAMBLESS

Lo sviluppo di Gambless è iniziato nel 2019, a seguito del lavoro svolto con Mindspa, una piattaforma che offre supporto psicologico accessibile tramite app per dispositivi mobili. Gambless è stato ideato appositamente per diffondere consapevolezza e prevenzione della dipendenza dal gioco e per promuovere un approccio più sostenibile nel settore del gioco d’azzardo.

La mission dell’organizzazione viene perseguita attraverso delle attività di ricerca, la condivisione di informazioni, la sensibilizzazione sull’argomento e con la creazione di app progettate e realizzate da un team eterogeneo composto da psicologi, specialisti delle dipendenze, esperti sviluppatori e designer UX.

L’ambizione è quella di combattere lo stigma e riuscire a fornire supporto psicologico ad un pubblico più ampio di persone in difficoltà. E’ attualmente stimato che tra le persone affette da ludopatia in Italia, soltanto l’1% stia seguendo delle cure riabilitative.

Scarica l’applicazione disponibile su Google Play e Apple Store!