La commissione che sta valutando la candidatura italiana in visita allo stadio che dovrebbe ospitare la Cerimonia d’Apertura. Malagò: “Una carta in più, anche col nuovo impianto”. L’idea è di far dormire gli atleti a Milano per la cerimonia prima di portarli sui siti di gara

Non si sa se vivrà fino ad allora, il 2026 potenzialmente olimpico grazie al ticket Milano-Cortina, ma intanto lo stadio Meazza di San Siro incassa tanti complimenti durante la visita della commissione di valutazione del Cio. “Questo è uno scenario iconico dello sport mondiale, tutti gli atleti sarebbero felici di vivere qui la cerimonia di apertura”, dice Octavian Morariu, l’ex rugbista che guida la task force inviata da Losanna. Malagò cerca per l’ennesima volta di sminare ogni equivoco: “San Siro è oggettivamente una carta in più – dice il presidente del Coni – ma non mi sento dire che non lo sarebbe anche il nuovo impianto”. Insomma, in qualsiasi caso il fattore stadio non influirebbe sulla carta di identità della candidatura che duellerà con Stoccolma il prossimo 24 giugno nella sfida che ha in palio le Olimpiadi 2026.

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