Notte da campioni per le arti marziali miste, ad Atlanta in palio due cinture Ufc: lo showman contro il duro per i pesi medi, il rematch tra due miti per i leggeri con Khabib sullo sfondo. E poi un ex stella del football, un modello, una mossa rara…

Da tempo non si vedeva una serata di MMA come quella di stanotte alla State Farm Arena di Atlanta. Innanzitutto per le due cinture UFC in palio, seppure ad interim: quella dei pesi leggeri, il cui vincitore con ogni probabilità affronterà Khabib Nurmagomedov al suo rientro a novembre; e quella dei medi, dove il campione uscente Whittaker era finito sotto i ferri per un’infezione allo stomaco. E poi per lo spettacolo e i temi che lascia pregustare la serata, trasmessa in diretta da Dazn. Ecco cosa c’è dietro agli incontri della main card. agli incontri della main card.

SAINT PREUX VS KRYLOV (massimi leggeri) – L’incontro della Von Flue choke: una strana presa di sottomissione spalla-contro-collo di cui Ovince Saint-Pierre è maestro. E’ l’unico ad averci vinto tre incontri di UFC, la prima volta fu 5 anni fa proprio contro Nikita Krylov, che quindi avrà un motivo in più per starci attento. L’ucraino è tornato in UFC da poco dopo un paio di anni nelle promozioni russe, per lui come per il suo avversario è un match spartiacque: struttura simile, non due fulmini ma tecnici nel grappling e dal pugno pesante, chi vince si propone per la top 10 del ranking.

JOUBAN VS GRANT(welter) – Dwight Grant i fans italiani l’hanno conosciuto a febbraio, quando ha vinto per k.o. un match che ai punti avrebbe perso contro Carlo Pedersoli: fighter difensivo, calcolatore, leve lunghe, incassatore che alla prima occasione colpisce duro. Alan Jouban invece qualche anno fa era un outsider lanciatissimo salvo poi incappare in due sconfitte di fila e infortunarsi al collo. Il suo stile è all’opposto: striking veloce, spettacolare, aggressivo. Non fa solo questo, Jouban: lavora pure come modello, un anno fa girò uno spot per Versace con Gigi Hadid. Un suo rilancio darebbe un boost al personaggio anche a livello mediatico, ma occhio: Grant un attimo che ti distrai…ANDERS VS ROUNTREE JR(massimi leggeri) – Altro scontro per entrare in zona ranking. Da un lato Eryk Anders, ex stella Ncaa del football americano (Alabama), all’esordio in categoria dopo due sconfitte di cui l’ultima con una mano rotta, colpi pesanti e mai domo. Dall’altro Khalil Rountree Jr, che entrò per la prima volta in palestra a 20 anni per perdere peso e si è subito innamorato delle Mma, reduce da un anno a Bangkok per lavorare sulla Thai boxe, picchiatore non tecnicissimo ma rapido in rapporto al corpaccione. Approcci quasi pugilistici, per un match che si giocherà molto in piedi.

GASTELUM VS ADESANYA(cintura medi) – Israel Adesanya è uno degli astri nascenti dell’Ufc, per vari motivi. Innanzitutto, è forte: imbattuto nelle Mma, 16-0 di record e 5-0 nell’ultimo anno. Poi non sai come prenderlo: un peso medio di 1.94 con gambe e braccia chilometriche, chassis letale se si guarda al background nella kickboxing (25 vittorie su 30, era tra i primi 7-8 prospetti mondiali). Infine, perché fa lo show: calci come lame rotanti, provocazioni, colpi inattesi, sfrontatezza, balletti, se c’è lui ci si diverte. Era nell’aria che alla prima occasione gli avrebbero dato una chance da titolo, ma occhio: gli tocca Kevin Gastelum, l’originale sfidante per il titolo. Messicano di origini e anima, sosia di Gattuso ed ex garante di cauzioni, cede al rivale circa 20 centimetri d’altezza ma è una quercia d’uomo, incassa come pochi, viene dal wrestling e lotta bene a terra ma ha vampate di rabbia latina e combo pugilistiche che se inchiodano alla gabbia fanno malissimo. Lui aggredirà, Adesanya sfrutterà le leve per tenerlo a bada e fiaccarlo. Match spettacolo se ce n’è uno.

HOLLOWAY VS POIRIER(cintura leggeri) – Febbraio 2012: Lamas, avversario del talento Dustin “The diamond” Poirier si fa male a pochi giorni dal match, e per sostituirlo rischiano uno di 20 anni, il più giovane a salire su un ottagono UFC. Il ragazzino si batte ma è inesperto e cede alla sottomissione avversaria. Il ragazzino era Max Holloway, che 7 anni dopo è campione dei pesi piuma e nell’Olimpo delle Mma. L’ultima volta al tappeto l’ha mandato McGregor nel 2013, da allora solo vittorie, 13, la striscia più lunga della storia dell’UFC. Meglio di Khabib, fenomeno pure lui ma che il grosso del suo 27-0 l’ha messo su nelle promotion russe. L’hawaiano ha la miglior boxe del circuito: regolare, costante, ritmica, schiva e colpisce ballando e pugno dopo pugno ti demolisce. Anche quella di Poirier, è bella, meno versatile ma più potente, ma magari proverà a portare Holloway a terra, come 7 anni fa. Non è il suo top, ma nemmeno quello di Max. Di sicuro, però, sono due che quando serve una prova di coraggio sanno tirarla fuori. E chi vince poi ha poco tempo per godersela: entro fine anno dovrebbe toccargli proprio Khabib.

Fonte Gazzetta.it –Copyright © The betting coach

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