Successo di misura dei catalani, che ringraziano un’autorete di Shaw. Serata sottotono per Messi, indispettito da una botta al volto rimediata dopo 20’

Tanto agonismo e solo un gol all’Old Trafford. Quello che basta al Barcellona per aggiudicarsi l’andata dei quarti di finale contro uno United comunque bravo a tenere botta e a metterla sul piano fisico. Gli inglesi pagano un autogol di Shaw dopo soli 12’, ma riescono a limitare la corazzata blaugrana grazie a un’ottima ripresa e soprattutto obbligano Messi a una serata da “comune mortale”. Decisivo anche De Gea nelle poche occasioni create dai catalani.

SHOW SFORTUNATO — Se Valverde va sul sicuro, schierando il cosiddetto “once de gala” con l’unica (piccola) sorpresa di Semedo al posto di Sergi Roberto, Solskjaer osa di più puntando su McTominay in mezzo e Dalot sull’esterno. Mosse, quelle del tecnico norvegese, che non scalfiscono il consueto possesso palla blaugrana, tanto che Messi e compagnia prendono subito le redini del gioco piazzandosi nella metà campo avversaria. E al primo vero affondo i catalani fanno subito centro, merito di una deviazione di Shaw su colpo di testa di Suarez, con la regia del solito Messi che pesca il Pistolero sul secondo palo dopo essersi inserito centralmente. Complice lo svantaggio a freddo, gli inglesi soffrono tremendamente facendosi schiacciare per 20’, salvo poi riuscire ad alzare il baricentro dopo la mezzora accennando il pressing alto. Ma di occasioni neanche l’ombra. Quelle le crea sempre il Barça, stoppato al 35’ da De Gea su una rasoiata di Coutinho dai dieci metri.

ORGOGLIO UNITED — I Red Devils, che nei primi 45’ non impensieriscono mai Ter Stegen, cambiano passo in avvio di ripresa alzando il ritmo e riuscendo ad asfissiare il giro palla avversario. Gli inglesi capiscono che per provare a far male ai blaugrana devono correre a velocità doppia, mettendola anche sul piano fisico. Ma la benzina per attuare il piano che effettivamente complica la vita ai catalani dura una ventina di minuti durante i quali Rashford si rende insidioso con un destro al volo fuori misura e un inserimento centrale frustrato sul più bello da un controllo impreciso. E quando i ritmi si abbassano, il Barça riprende il pallino del gioco sulla trequarti avversaria, con Suarez che al 65’ fallisce un destro sul primo palo e De Gea che ci mette una pezza al 67’ su Jordi Alba. In realtà sono gli ultimi squilli di un Barça che sembra quasi accontentarsi davanti all’incapacità di crepare il muro avversario, che regge senza tremare eccessivamente fino alla fine.

FANTASMESSI — Insolita serata per la Pulce, mai al tiro e autore di un solo lampo (ma comunque decisivo). L’argentino soffre oltremodo i raddoppi e le marcature strette di uno United che riesce a ingabbiarlo. Dipende forse anche dalla dolorosa botta al naso che gli rifila involontariamente Smalling dopo 20’, fatto sta che da lì in poi si vede un Messi nervoso e impreciso come poche altre volte. Meglio Suarez, che sgomita come al solito sull’intero fronte offensivo ma con pochi palloni giocabili. FONTE:GAZZETTA.IT

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