Un gol di CR7 a fine primo tempo porta in vantaggio i bianconeri, raggiunti a inizio ripresa da una magia del brasiliano. Meglio gli olandesi, ma nel finale il brasiliano sfiora il colpaccio

Una grande serata di calcio europeo. Questo è stato, prima di tutto, Ajax-Juventus: intensità, ritmo alto, tecnica ad alto livello. Certo, il risultato finale conta più di tutto, quindi eccolo: 1-1, Cristiano Ronaldo e David Neres. I gol sono arrivati un minuto prima e un minuto dopo l’intervallo: tutto concentrato al centro della partita. L’1-0 è di Cristiano Ronaldo, in uno dei due tiri in porta della Juve (se non è cinismo questo…). Cristiano prende palla, apre su Cancelo e si butta in area per chiudere il triangolo più lungo del mondo. Quello che conta è la combinazione di pensiero e istinto in quei cinque secondi. Cristiano devia la corsa un paio di volte, sfugge ai radar di Blind e De Jong e, arrivato in area, scopre che Cancelo ha fatto quello che doveva: mettergli la palla sopra la testa. Il resto è quasi naturale: colpo di testa di CR7 e gol numero 24 in un quarto di finale di Champions. L’1-1 invece – somma blasfemia – fa venire in mente l’azione delle azioni della grande Olanda. Finale 1974, l’Olanda inizia la partita e, prima che la Germania tocchi palla, l’arbitro Taylor fischia rigore. Qui, quasi uguale. Quando inizia il secondo tempo, l’Ajax costruisce, Cancelo fa in tempo a giocare un pallone ma lo regala a David Neres che avanza, calcia a giro e la mette nell’angolo: pareggio

ZIYECH E BERNA — Lo schema della partita è stato quello atteso: Ajax super aggressivo, Juve lucida, presente, concentrata per identificare le trappole del pressing e aggirarle. La variabile dell’equazione per 20 minuti ha un nome e un cognome: Hakim Ziyech. Il marocchino parte da destra ma trova sempre un modo per accentrarsi e calciare. Per i tifosi juventini in tv è un pathos crescente: Ziyech prima calcia sull’esterno della rete, poi centrale, al minuto 18 la mette sotto la traversa. Szczesny, in allungo, è decisivo per salvare lo 0-0. La grande paura però arriva al minuto 25: Van de Beek si libera a centro area e col sinistro, dal dischetto, calcia forte ma clamorosamente fuori. Fiuuu. Sì, ma la Juve? La Juve si difende e non rinuncia a dare fastidio. Bernardeschi calcia fuori due volte da posizione interessante però la grande occasione passa con un contropiede, molto logico nel piano partita: l’Ajax per una volta sbaglia, Bentancur va in fuga nell’altra metà campo e trova Berna. Quando il tiro in porta sembra inevitabile, De Jong – non chiamatelo lento – recupera e salva in scivolata.

IL RITORNO E LA SCOPERTA — Il ritmo, come si sarà capito, è altissimo e nel secondo tempo cala appena. Allegri, che certo ha coraggio, prima che sia un’ora di gioco toglie Mandzukic e si gioca Douglas Costa, fuori da due mesi e una settimana. Quando gli si fa male Matuidi, non sceglie Khedira ma Dybala e passa a un 4-4-2 con Douglas e Bernardeschi esterni di centrocampo. Ten Hag, che non è da meno, come primo cambio invece chiama Ekkelenkamp, centrocampista del 2000, 19 anni compiuti la scorsa settimana. Non per caso, sono dei nuovi entrati i grandi pericoli del secondo tempo. L’Ajax va a un tiro dal 2-1 quando Ekkelenkamp scappa a tutti, arriva in area e calcia: Szczesny, solido, respinge. La Juve invece rimpiange una punizione di Bernardeschi a inizio ripresa – tutti guardano la palla che passa, nessuno la tocca in porta – e soprattutto un’azione sull’asse Cancelo-Douglas a cinque dalla fine. Douglas Costa usa il kers, accelera e col sinistro cerca il diagonale: palo. Il resto sono minuti di recupero,che girano attorno a un tiro di Tadic, pericoloso quanto basta, e finiscono con gli applausi dell’ArenA per la bella partita.

GIOVANI PRONTISSIMI — Il bilancio, dopo 90 minuti da battiti accelerati, è più o meno questo. La Juve ha giocato una partita di alto livello, solida, attenta al di là dell’errore di Cancelo. L’Ajax ha impressionato ancora per corsa, intensità, qualità di alcuni giocatori: bene De Ligt e De Jong, ma benissimo Bentancur e Rugani, i giovani-esperti della Juve prontissimi al grande palcoscenico. Chi già pensa al ritorno, con o senza Chiellini, conti i gialli: Tagliafico, diffidato, è stato ammonito e non ci sarà. Oltre al gol in trasferta, un piccolo vantaggio per Allegri. FONTE:GAZZETTA.IT

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