La squadra di Pozzecco si giocherà la coppa contro i tedeschi del Wurzburg, che hanno battuto l’Openjobmetis anche nella semifinale di ritorno

Saranno Wurzburg e Sassari a contendersi la Fiba Europe Cup. L’andata della finale è in programma il 24 aprile in Germania, il ritorno il primo maggio al Palaserradimigni. Varese resta fuori, battuta dai tedeschi anche nella gara di ritorno. Ecco come sono andate le due semifinali

Wurzburg-Varese 89-86 
Finisce in semifinale l’avventura di Varese, che aveva pregiudicato il suo cammino verso la finale di Fiba Europe Cup la settimana scorsa a Masnago, dove i tedeschi dell’ex Wells si erano imposti con uno scarto di 23 punti (66-89). Nella gara di ritorno i biancorossi di Attilio Caja non sono riusciti nell’impresa di ribaltare il pesante passivo e, anzi, hanno perso ancora, anche se solo di tre: 89-86. Il rientro di Archie, che ha chiuso a quota 13 (0/2, 3/8), è servito a poco a Varese in cui ha brillato Scrubb, autore di 29 punti (10/11, 0/4), ma non Avramovic, limitato dai falli nell’avvio fulminante dei padroni di casa, pronti a portarsi subito avanti di 10 (14-4) per dilatare il vantaggio a +19 (30-11) al 10’. Proprio il primo quarto ha penalizzato fortemente Varese, come riconosce Caja: “Si è vista tutta l’inesperienza di Avramovic e la sua partenza negativa ha condizionato tutta la squadra anche se poi abbiamo saputo rialzare la testa e nel secondo tempo siamo riusciti a ritrovare fluidità in attacco. Sono comunque soddisfatto del rientro di Archie e ho avuto una buona risposta da alcuni giocatori della panchina come Tambone e Iannuzzi”. (Filippo Brusa)
Wurzburg: Wells 13, Hulls 13, Olaseni 12
Varese: Scrubb 29, Archie 13, Caine 11, Moore 11.

Sassari-Holon 105-75
Continua la marcia di Pozzecco e della sua Sassari, in finale di Fiba Europe Cup asfaltando l’Unet Holon, dominando dal primo all’ultimo minuto, sia per gioco che per intensità in campo. Prima parte di gara decisiva e nettamente a favore dei padroni di casa: la squadra di Pozzecco confeziona una prestazione praticamente perfetta su entrambi i lati del campo, punisce ogni cambio difensivo di Holon, tira con il 62% dalla lunga distanza e chiude sul +24 le prime due frazioni con Thomas e McGee sugli scudi, ispirati dalla regia di Smith, 7 assist nei primi due quarti per lui che valgono il 62-38 al 20’. Al ritorno dalla pausa lunga, la squadra di Pozzecco controlla senza problemi la reazione dell’Unet; le percentuali dalla lunga distanza non calano grazie ancora all’ottima regia di Smith, mentre dall’altra parte del campo, la capacità di tenere su ogni cambio difensivo di Sassari, spinge gli ospiti a forzare dalla lunga distanza, con la conseguente possibilità dei padroni di casa di correre anche in contropiede, insieme di situazioni che spinge la Dinamo a toccare anche le 30 lunghezze di vantaggio nel corso del quarto, +27 al 30’. L’ultima frazione di puro garbage time, serve solo per delineare il punteggio finale che porta Sassari a giocarsi la sua prima storica coppa europea. (Nicola Cascioni) 
Sassari: Polonara 17, Thomas, McGee 16 
Holon Walden 19, Harrush 16, Atkins 11
FONTE:GAZZETTA.IT

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