Importante vittoria dei rossoblù che si portano a + 5 dalla zona calda, complice la sconfitta interna dell’Empoli contro la Spal. Stop dei blucerchiati a – 5 dall’Europa

Il Bologna fa un respiro grosso così, la Samp si perde per l’ennesima volta sul più bello: un 3-0 indiscutibile, che permette alla squadra di Mihajlovic di avvicinarsi alla salvezza arrivando allo scontro diretto contro l’Empoli di sabato prossimo, in casa, a +5. E quasi sicuramente cancella le ultime speranze europee della Samp, solo lontanissima parente della squadra che solo una settimana fa aveva dominato il derby.

LE SCELTE — Mihajlovic scioglie l’unico vero dubbio di giornata dando la fascia sinistra (Dijks squalificato) a Krejci e lasciando dunque Mbaye a destra. A centrocampo il rientrante Dzemaili preferito a Poli nella coppia davanti alla difesa, davanti i soliti tre uomini (Orsolini, Soriano, Sansone) alle spalle di Palacio. Giampaolo conferma la formazione del derby, con una solo eccezione: Tonelli preferito a Colley per la sua attitudine alla prima impostazione e anche per evitare una coppia centrale troppo fisica di fronte ad un attacco di «piccoletti».

PRIMO TEMPO — Il festival dei rimpianti del Bologna, che parte sentendo la tensione, ma alla distanza sente l’intensità che sale abbassare le sue incertezze: è l’unico modo per combattere il palleggio della Samp, insistito come sempre ma meno efficace e soprattutto più impreciso del solito, tanto che l’unica vera chance arriverà al 44’, su cross di Sala e girata alta di Quagliarella. Così, prima e dopo il fantastico gol di Dzemaili (29’: controllo di petto e tiro di controbalzo all’incrocio) annullato dopo consulto Var perché il pallone che Krejci sembrava aver tenuto in campo in realtà era uscito, gli unici pericoli sono per la porta di Audero. Decisivo al 34’ nel volare su tiro di Orsolini, il più vivace dei suoi, per compensare l’incertezza del 25’, su tiro centrale dello stesso Orsolini: peccato che sull’imperfetta respinta del portiere Samp, Soriano aveva aperto malissimo il tiro a porta spalancata. E resta difficile giudicare se sia più grave quell’errore, o quello del 42’, quando su ennesimo cross di Krejci dalla sinistra il trequartista, praticamente solo, ha mirato malissimo di testa il possibile 1-0.

SECONDO TEMPO — Nella ripresa è cambiato solo il Bologna, nel senso che la Samp non ha trovato nulla del suo calcio, mentre la squadra di Mihajlovic ha continuato a credere nel vantaggio, ma soprattutto ha smesso di non approfittare degli errori della Samp. In particolare di Audero, che al 9’ ha alzato una punizione di Pulgar e sullo spiovente ha pasticciato in tandem con Tonelli, che ha infilato la sua porta; al 24’ si è fatto sorprendere da una punizione dello stesso cileno indirizzata sul suo palo più lontano; al 38’ ha completato il suo personale disastro con un goffissimo intervento su girata in torsione, sicuramente non irresistibile, di Orsolini che ha chiuso la partita. E cancellato le recriminazioni della Samp per la punizione del primo gol (fallo non chiarissimo di Andersen su Sansone) e per un presunto tocco di braccio di Mbaye su tiro di Ekdal al 26’, quando si era ancora sul 2-0. FONTE:GAZZETTA.IT

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