Ramirez espulso prima dell’intervallo: un uomo in meno per la squadra di Giampaolo sotto di due gol per la doppietta di Caicedo. Dai blucerchiati reazione sorprendente ma non basta

La Lazio (1-2 il finale al Ferraris) gioca un tempo da protagonista assoluta e questo basta alla squadra di Inzaghi per capitalizzare una vittoria pesantissima che la rilancia nella corsa all’Europa. Più di tutto, stupisce però l’arrendevolezza di una Sampdoria che ruggisce nella ripresa, ma per un tempo di fatto non è mai in partita, e saluta così definitivamente (e nel modo più amaro) le sue ambizioni europee, dopo essersi consegnata sino a metà gara a una Lazio padrona del campo. Immobile parte in panchina, ma la squadra di Simone Inzaghi si dimostra cinica, attenta, veloce di gambe e di testa: con il due a uno di oggi porta a casa tre punti pesantissimi e si rimette in caccia del settimo posto. Blucerchiati tramortiti dall’uno-due in avvio di Caicedo, implacabile a colpire ed affondare la squadra di Giampaolo partita malissimo e con vistosi sbandamenti difensivi, e penalizzati dall’espulsione per doppia ammonizione di Ramirez proprio allo scadere del primo tempo.

UNO-DUE — Una disattenzione colossale di Colley dopo appena 2’16” dal via spiana la destra sulla fascia destra dei biancazzurri a Caicedo, il cui diagonale trafigge Audero. La reazione della Samp non arriva, perché due minuti dopo ancora l’attaccante laziale (con la doppietta di ieri salito a quota otto gol fra i cannonieri) svetta di testa, ma colpisce a lato.

CRISI — Lazio agile e leggera, Samp abulica e inconsistente, tanto che al quarto d’ora Giampaolo richiama in panchina un disastroso Colley e lo rimpiazza con Tonelli, che va a far coppia con Ferrari, sostituto dell’infortunato Andersen. La reazione dei padroni di casa è sterile e al 20’ in contropiede (avviato da Correa e proseguito da Romulo, ancora sulla destra) il solito Caicedo fa ancora centro. Rete-capolavoro che manda in tilt la Samp ed apre un’autostrada sulle corsie esterne a una Lazio che gioca racchiusa in trenta metri e dà l’impressione di ottenere il massimo faticando pochissimo. L’unica occasione per i padroni di casa arriva su una punizione di Ramirez (33’) che Strakosha riesce a deviare.

ORGOGLIO — Nella ripresa, ruoli rovesciati anche se in avvio i blucerchiati vanno subito in sofferenza per la mancanza di un raccordo fra mediana e attacco: la Samp rischia ancora con un palo di Romulo, ma poi trova il gol della speranza (13’) con il 23° centro di Quagliarella in campionato, che diventa così pure il bomber più prolifico in carriera (150 gol) di questa serie A. Una Samp trasformata crede così nell’impresa: il palo salva gli ospiti su tiro di Murru (16’), con il pallone che dopo il legno carambola sulla schiena di Strakosha e termina fuori. La Samp ha più energia, la Lazio si chiude: Inzaghi gioca la carta-Immobile, che alla mezz’ora colpisce la traversa su punizione, prima che Defrel (31’) manchi di un soffio il pareggio. Giampaolo osa e gioca la carta-Gabbiadini, rinunciando a un difensore (Sala). Troppo tardi, nonostante un finale caldissimo ed a nervi tesi, in campo e sulle panchine. FONTE:GAZZETTA.IT

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