Il gol al 15′ del primo tempo del centrocampista olandese stende gli Spurs

Non chiamiamoli più ragazzini, i giovani terribili di Ten Hag. Sono infatti a un passo dalla finale di Champions, dopo la vittoria per 1-0 a Londra contro il Tottenham nella semifinale di andata. La terza su tre nella fase a eliminazione diretta di questo torneo lontano da Amsterdam: dopo Bernabeu e Allianz Stadium, cade anche il nuovo impianto degli Spurs, in una partita dove gli olandesi non hanno solo replicato a tratti il calcio meraviglioso visto contro Real Madrid e Juve, ma anche saputo soffrire, quando gli avversari hanno alzato il ritmo e incalzato la difesa capitanata dall’eccezionale De Ligt. Pochettino forse vorrebbe rigiocarla “con tutti gli effettivi”, come sono soliti ripetere i tecnici nostrani per giustificare una sconfitta. In partenza, il suo Tottenham ha infatti parecchie assenze pesanti: Kane salterà anche il ritorno, Son squalificato. Non sono della partita neanche Winks e Lamela, mentre gli acciaccati Dier e Sissoko vanno in panchina. Insomma, Pochettino ha fuori oltre 50 dei propri gol stagionali. Alli ed Eriksen si devono così abbassare a turno in mediana per dar manforte a Wanyama, ma gli Spurs recuperano almeno Vertonghen nella difesa a tre. Ajax curiosamente con lo stesso undici che pareggiò ad Amsterdam contro la Juve nei quarti. Ten Hag preferisce infatti sulla destra Veltman a Mazraoui, non ancora al meglio dopo l’infortunio rimediato allo Stadium contro i bianconeri.

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