Il vantaggio di Berardi (poi espulso) mette paura a Gasperini , ma Zapata, Gomez e Pasalic griffano la vittoria storica dei nerazzurri

Trascinato dal suo uomo simbolo, l’Atalanta salta l’ultimo ostacolo e va in Champions. Per la prima volta in 112 anni di storia. Ma anche con il Papu Gomez in gran spolvero (due assist e un gol), superare il Sassuolo è stato tutt’altro che semplice.

NERVOSISMO Primo tempo bello, equilibrato e nervoso. L’Atalanta deve fare la partita e si butta subito avanti, ma il Sassuolo non ha nessuna intenzione di assistere alla festa altrui. De Zerbi presenta il solito 4-3-3, ma con una novità: Locatelli falso nove al posto di Djuricic col compito di aprire gli spazi per il tiro di Berardi o l’inserimento di Duncan. Bourabia, formalmente prima punta, gioca più arretrato, mentre Magnanelli va in marcatura su Gomez. Che si dimostra subito il più vivo dei nerazzurri: il Papu arretra molto per allontanarsi da Magnanelli e cercare l’imbucata per Ilicic o Zapata. Due occasioni in pochi secondi: Pegolo, in campo al posto di Consigli, respinge male con i pugni su Ilicic e bene con i piedi su Gomez. Ma proprio nel momento di maggiore spinta dell’Atalanta arriva l’1-0: discesa di Lirola sulla destra, palla a Duncan che di tacco libera Berardi. Tiro, pallone che sbatte sul palo alla destra di Gollini. La Dea accusa il colpo, il Papu, sempre lui, prova a riorganizzare il gioco ma i due esterni (Gosens più di Castagne) non sono il massimo della brillantezza e l’azione comincia e finisce quasi sempre per vie centrali, dove Demiral è un muro che si fatica a superare. Il pari è abbastanza fortunoso: angolo di Gomez da sinistra, Zapata colpisce male, Bourabia riprende e tira addosso al colombiano che riprende e segna. Il controllo della Var certifica che non c’è colpo di mano, ma di petto. Al 44′ Gomez sfiora il gol da fuori, poi tocca a Gosens. La partita si guasta. Rissa nel finale del tempo: tutto nasce da un contrasto Magnanelli-De Roon (ammoniti entrambi). Saltano i nervi, Pegolo viene trattenuto a fatica. Come Berardi che si prende il rosso. Il Milan vince, l’Inter no e l’Atalanta è in Champions quando va negli spogliatoi.
CHE PAPU De Zerbi lascia due uomini in avanti (Boga e Locatelli), ma per forza di cose il Sassuolo è meno pericoloso. Arriva la notizia del gol dell’Inter. Atalanta in Europa League. Pareggia la Spal col Milan: Atalanta di nuovo in Champions. Ma subito dopo, minuto 8, Gomez sistema le cose: da De Roon a Ilicic, respinta corta di Pegolo, il Papu mette dentro con uno scavetto di destro mentre Demiral tenta disperatamente di intervenire. E ora i risultati che arrivano dagli altri campi non interessano più. De Zerbi rende più offensivo il 4-3-2 e mette una punta: Djuricic per Locatelli. Gasp replica: Pasalic per Masiello. Pochi minuti e proprio il croato a chiudere la partita, di testa, su delizioso cross del Papu, il migliore in campo. Un altro controllo del Var: oltre 4 minuti di attesa (“Il Var non funziona”, avvisa lo speaker), poi il gol è confermato. C’è tempo per vedere il secondo giallo al frastornato Magnanelli poi i 15 mila arrivati da Bergamo cominciano a saltellare pensando alla Champions e anche al prossimo derby con gli amici di Brescia. FONTE:GAZZETTA.IT

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