La vittoria sugli storici rivali del Pakistan nella preparazione per il Mondiale partito giovedì in Inghilterra regala sogni a una nazione martoriata da 40 anni di guerra

Per un Paese perennemente in conflitto il cricket è il rifugio del corpo ma soprattutto dell’anima, l’angolo verde in mezzo a barricate e distruzione che gli permette di ricordare che il mondo non è solo guerra e attentati.

La nazionale dell’Afghanistan ha sconfitto a Kabul il nemico numero uno, il Pakistan, una delle potenze mondiali di Cricket, in un match di preparazione alla Coppa del Mondo che ha preso il via giovedì nel Regno Unito col successo degli inglesi sul Sud Africa.

L’ Afghanistan si era assicurato la partecipazione alla Coppa del Mondo battendo l’Irlanda nelle qualificazioni e sabato debutterà contro i campioni in carica dell’Australia a Bristol.

Esito molto probabilmente scontato, ma gli afghani non sono più solamente una bella storia di sport da raccontare nell’ambito di un teatro dove gli attentati suicidi restano all’ordine del giorno e dove l’account Twitter del Ministero della Difesa pubblica il numero di Talebani uccisi quotidianamente come fosse il resoconto di una partita, freddi numeri che dipingono un quadro drammatico di una quotidianità fatta di violenza e soprusi diventata normalità da ormai da 40 anni. 7
Le vittorie su Sri Lanka e Bangladesh nella Coppa d’Asia dello scorso anno e il pareggio con la squadra che poi vinse il trofeo, l’India, conferma la bontà della nazionale afghana.

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