La romena conquista in 56 minuti il suo secondo Slam, la Williams resta a secco: niente 24° Slam ed ennesima occasione sprecata dopo due anni e mezzo

Ancora una volta il record dei 24 major vinti in carriera dall’australiana Margaret Court Smith rimane imbattuto. Wimbledon 2019 va alla romena Simona Halep, che surclassa in finale la favorita Serena Williams conquistando per la prima volta i Championships con il netto punteggio di 6-2 6-2 in appena 56 minuti. Che sia la giornata perfetta per Simona Halep lo si intravede già prima di scendere in campo. Il lungo protocollo impone alla romena di attendere con molta tranquillità l’uscita dagli spogliatoi di Serena Williams. L’attraversamento dei corridoi dell’All England Club che portano sul Centre Court, fanno da preludio allo show della romena.

MOSTRUOSA Un primo set perfetto, giocato con tanta testa, con una reattività mostruosa e con una tranquillità che in passato l’aveva tradita nei momenti più importanti. Un solo errore gratuito in tutto il set, con il dritto e il rovescio che viaggiano a mille e con Serena che non è in grado nè di mettere dentro la prima, nè tanto meno di centrare qualche punto con l’accoppiata servizio-dritto. Dopo il 6-2 iniziale, Serena prova a rimanere attaccata alla sua rivale, ma niente e nessuno possono fermare Simona Halep, lanciata sul trono di Wimbledon. E’ dopo 56 minuti la finale termina con l’ultimo game tenuto ancora a zero e con l’ultimo errore di rovescio di Serena. E’ la seconda più breve finale degli ultimi 35 anni dopo quella del 2014 vinta da Petra Kvitova su Eugenie Bouchard in 55 minuti.

NUMERI Serena chiude con solo 2 ace, il 68% di prime, il 59% dei punti vinti sulla prima e solo il 47% sulla seconda, 17 vincenti, 26 errori gratuiti, nessun break messo a segno, una sola palla break salvata su 5 e solo 38 punti complessivi. La nuova regina è Simona Halep che invece fa segnare nel pallottoliere il 76% di prime, 13 vincenti e solo 3 errori gratuiti. Per Simona Halep è la seconda vittoria Slam dopo il Roland Garros del 2018, per Serena la nona finale Slam persa, la terza consecutiva da mamma dopo Wimbledon 2018 (con la Kerber) e US Open 2018 (con la Osaka). “Ho lavorato – ha detto Simona a fine match – per tanto tempo per raggiungere questo traguardo. Sono molto tesa, il mio stomaco non sta per niente bene, ma mi sono detta di scendere in campo e di dare il meglio che potevo. Quando avevo 10 anni il mio sogno era quello di giocare un giorno la finale di Wimbledon e oggi ho vinto quel titolo che ho sempre sognato. Serena mi ha ispirato molto in questi anni e se ho vinto è anche grazie a lei. Questo è un torneo speciale e ora sono diventata socia a vita di questo meraviglioso circolo”. E Serena rassegnata e dignitosa nella sconfitta si arrende: “Brava Simona, hai giocato in maniera fantastica”. Chapeau, Serena. FONTE:GAZZETTA.IT

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