Nessuno scontro tra tifosi e nessun fischio alla Marsigliese, ma a fine match tutti i giocatori fanno il saluto sotto la curva dei tifosi turchi

Nessun incidente fuori dallo stadio, e niente fischi alla Marsigliese. Insomma, è sembrata quasi una partita normale questa Francia-Turchia dello Stade de France. Quando invece la vigilia si era caricata di tensioni. Extra calcistiche in realtà, indotte dall’invasione delle forze armate turche dei territori curdi in Siria. Operazione militare contestata dal presidente francese Emmanuel Macron che stasera ha preferito non assistere alla gara, svoltasi però in un clima di correttezza. Anche se il risultato finale non soddisfa nessuno, visto che bisognerà attendere il prossimo turno per formalizzare la qualificazione a Euro2020.

SALUTO MILITARE Alla fine l’unica macchia è stata quella della squadra turca, che si riunisce sotto la curva dei propri tifosi per festeggiare con il solito saluto militare, già visto in occasione della sfida vinta contro l’Albania. In campo comunque si è vista una bella gara. A senso unico nel primo tempo, con la Francia, rapida e fluida, nel 4-2-3-1 di Deschamps che però ha preferito il tecnico Ben Yedder a Giroud. Ottenendo scambi rapidi e insidiosi con Griezmann e Coman. Protetti da un Matuidi imperioso nei contrasti e nelle ripartenze. Così la Turchia, con il bianconero Demiral centrale destro, si è dovuta ripiegare sistematicamente, a volte difendendo pure a 6. Salvata a ripetizione da Gunok, decisivo con un doppio intervento su Griezmann e Sissoko al 17′. E poi ancora su un colpo di testa del francese del Barcellona (21′) e su una conclusione sotto porta di Sissoko (25′). A poco è servito l’ingresso del rossonero Calhanoglu nella ripresa.

GIOCHI ANCORA APERTI La Francia ha mantenuto le posizioni, senza però trovare il giusto spiraglio. Almeno fino all’ingresso di Giroud, al posto di Ben Yedder (27′ s.t.), e che ha rotto l’equilibrio svettando di testa, su corner di Griezmann, al 31′. Illudendo però i tifosi di casa, sommersi dall’onda rossa al 37′, con un altro colpo di testa, di Ayahn, pescato su punizione da Kahveci. E anticipando proprio Demiral, poi pizzicato dalle telecamere a festeggiare con il saluto militare.

Fonte:gazzetta.it

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