A Palazzo Chigi svelata l’edizione del 2019, che sogna di battere il record del 2017. Ci saranno tutti i big, anche se Roger Federer all’ultimo potrebbe rinunciare: “Incrociamo le dita”

Più 11 per cento di incasso. Al pit stop della presentazione a Palazzo Chigi, gli Internazionali d’Italia BNL sfoggiano numeri importanti. “Possiamo battere il record del 2017”, dice il presidente della Federtennis Angelo Binaghi. Quanto al cast, ci saranno tutti i migliori del mondo. Con una sola incognita. “Riguarda Roger Federer. Bisognerà stare attenti a quello che succederà nel torneo precedente”. Cioè a Madrid. La sensazione è che se dovesse andare avanti in Spagna, il campionissimo potrebbe rinunciare al Foro. Dove peraltro non ha mai vinto. “Incrociamo le dita – dice ancora Binaghi – saremmo contentissimi se riuscisse a sfatare il tabù Roma. Anche se lo sapete, io tifo Nadal…Comunque il record del 2017 fu stabilito anche senza Federer”.

COPERTURA — Alla conferenza c’erano anche il padrone di casa, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il presidente di Bnl Luigi Abete e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Che ha annunciato novità sulla copertura del Centrale senza però fornire una data sul momento in cui sarà raggiunto il traguardo. “Il nostro è uno slalom fra vari permessi. Ma ormai ci siamo e a breve sapremo darvi novità importanti”. Giovanni Malago’ ha parlato invece di quota centomila presenze al Foro Italico, il momento in cui, mercoledì 15 maggio, si disputerà la finale di coppa Italia, e in contemporanea la sessione serale degli Internazionali, che si svolgeranno dal 6 (incontri del tabellone principale dal 12) al 19 maggio.

SCONTRO — E proprio sull’asse Federtennis-Coni è andato in scena un imprevisto scontro, almeno per il luogo dove si è consumato, fra i presidenti Binaghi e Malagò. Il primo ha fatto uno sperticato elogio della riforma voluta dal Governo, in particolare sul tema della distribuzione (che dal Coni passa alla nuova società Sport e Salute) dei contributi alle federazioni , che “finalmente saranno oggettivi, meritocratici e definiti”. Malagò non ha risposto in conferenza, ma dopo il rompete le righe è andato giù duro: “Parole assolutamente fuori luogo in questo contesto. I contributi sono stati assegnati con dei parametri voluti da una commissione di cui faceva parte anche lui e dal consiglio nazionale del Coni che li ha sempre votati”.Nel pomeriggio è arrivata la controreplica di Binaghi: “Sono contento che il tema dei contributi sia stato sollevato anche da Malagò. Forse sarà la volta buona per tirare fuori le carte fuori dal cassetto e analizzarle pubblicamente. Magari, se Malagò è d’accordo, in una apposita tavola rotonda durante gli Internazionali BNL d’Italia”. Il presidente della Fit sostiene che gli esiti del lavoro della Commissione, e il relativo studio, “non sono mai stati comunicati ai membri della commissione stessa, né alle federazioni né al Consiglio Nazionale, né soprattutto sono stati mai applicati”. Lo scontro continua FONTE:GAZZETTA.IT

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