I sardi si mettono in tasca la salvezza e inguaiano la squadra di Baroni, sempre più lontana da quartultimo posto. Nel finale padroni di casa in dieci per l’espulsione di Faragò

L’ottava vittoria in casa e i punti casalinghi numero diciassette diciotto e diciannove tutti insieme nel 2019 spingono il Cagliari a cambiare sguardo sulla classifica: si può guardare in su, non più in giù. La corsa salvezza può dirsi conclusa, per i sardi, è ormai forse anche per il Frosinone, caduto per un rigore segnato da Joao Pedro.IL GOL DECISIVO — Senza gli strappi di Barella, squalificato, Maran allestisce un Cagliari di pensiero con Birsa davanti a Cigarini e due interni di corsa, ma lo sloveno di fatto è un play aggiunto, di fronte al Frosinone rintanato. I ricevitori, Pavoletti e Joao Pedro, preferiscono però lo spazio aereo, è quello è intasato. Così i primi venti minuti sono pressione e nient’altro se non un cross di Lykogiannis che diventa un tiro alzato in angolo da Sportiello al 15’, mentre le occasioni vere sono del Frosinone negli spazi aperti: al 7’ un cross di Beghetto allungato da Ciano arriva a Paganini, che però alza il destro, e stessa sorte tocca al tiro di Ciofani, sfuggito di forza a Klavan ma poi incapace di centrare la porta solo davanti a Cragno al 24’. Scampato il pericolo, il Cagliari passa su rigore: cross di Srna contenuto dalla difesa, ma irrompe a centro area Ionita, Zampano si addormenta e lo stende. L’arbitro Abisso stavolta non ha nemmeno bisogno della Var: Joao Pedro va sul dischetto e spiazza Sportiello. Il Frosinone fatica a riprendersi, il Cagliari controlla e combina sempre tra i piedi di Birsa e Ciga, che nel finale di primo tempo non va lontano dalla traversa con un destro da fuori.

MANCATA REAZIONE — Occasioni sarde anche in avvio di ripresa, con un doppio Pavoletti: di destro da fuori al 4, Sportiello blocca a una mano, e poi col pezzo forte del colpo di testa, stranamente debole al 7’. Il Frosinone, nel frattempo, ha almeno alzato il baricentro, Baroni lo aiuta con Pinamonti per Zampano al fianco di Ciofani, con Ciano che si sposta a suggerire. Con il mancino in mezzo ai piedi, Cigarini fa più fatica a ragionare, e la partita del Cagliari – che perde Klavan per infortunio, dentro Romagna al suo posto al 16’ – vira più sul “kick and run”. Scenario ideale per Ionita: colpo di testa alto al 19’, supercross da sinistra per la testa di Pavoletti e miracolo di Sportiello al 27’, sgroppata con assist per Joao Pedro che calcia debole al 30’.FINALE COMPLICATO — Maran dà ancora più libertà a Ionita dal 28’ quando lo avanza al posto di Birsa, con Padoin mezzala, ma il secondo giallo a Faragò al 34’ (fallo su Beghetto) gli complica il finale. 4-4-1 contro il 4-2-4 del Frosinone, che immette anche Dionisi per Ciofani e Trotta per Valzania. Ma l’unico a stimolare Cragno è Ciano con due mancini, uno dal limite dell’area è uno da posizione laterale. Non basta, finale di lotta, Cagliari vincente è praticamente salvo, Frosinone andato. FONTE:GAZZETTA.IT

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