Pesante k.o. degli uomini di Solskjaer, travolti in trasferta: ora l’Arsenal (4°) e a +2 e può allungare. Gary Neville: “Il problema sono i giocatori: imbarazzanti”

Una Pasqua orribile per i tifosi del Manchester United, nonostante i giorni di sole che hanno scaldato la vecchia Inghilterra, con temperature persino superiori ai 25 gradi: la banda di Ole Gunnar Solskjaer ha perso 4-0 sul campo dell’Everton. Dallo 0-4 rimediato dai Red Devils in casa del Chelsea di Antonio Conte, autunno 2016, lo squadrone di Manchester non rimediava una batosta di queste proporzioni. Il sesto k.o. nelle ultime otto gare, comprese le due sconfitte con il Barcellona che hanno certificato l’addio all’Europa, riporta il caos. L’effetto Solskjaer, subentrato a Mourinho il 19 dicembre 2018, è finito. I Red Devils sono sesti e rischiano davvero di non iscriversi alla prossima Champions. Non solo. Qualcuno comincia a chiedersi: ma è davvero Solskjaer l’uomo adatto per la ricostruzione? Il norvegese il 28 marzo ha firmato un contratto triennale. Gary Neville, opinionista di Sky e impegnato nel giorno di Pasqua a commentare Cardiff-Liverpool, non ha dubbi: “Il problema non è il manager. Non lo è Solskjaer e non lo era neppure Mourinho. Il problema principale sono i giocatori, imbarazzanti contro l’Everton. E poi c’è il club. Manchester City, Liverpool, Arsenal, Tottenham hanno compiuto un lavoro in profondità per ricostruire le squadre. Lo United non ha un progetto”.

IL MATCH — Al Goodison Park i Red Devils hanno incassato l’1-0 al 13’: sinistro di Richarlison, già pericoloso al 10’, in acrobazia. Il 2-0 è stato firmato da Sigurdsson al 28’ con una botta da lontano: De Gea, reduce dalla papera di Barcellona, si è tuffato in ritardo. L’ex romanista Digne ha piazzato il colpo del 3-0 al 56’ con una sassata al volo: De Gea, coperto da una muraglia umana, è rimasto fermo. Walcott, subentrato all’infortunato Richarlison, ha calato il poker al 64’, con un destro preciso dopo una ripartenza veloce. Il primo tiro dello United nello specchio della porta è arrivato solo all’86’. Dopo quattro minuti di recupero, fischio finale. Grande festa Everton, ora settimo grazie alla differenza reti. United a picco. I tifosi applaudono Solskjaer, che non ha sicuramente colpe sulla costruzione di questa squadra. Il derby all’Old Trafford del 24 aprile offre la possibilità di rialzare la testa: al posto di Pep Guardiola da oggi pomeriggio saremmo più preoccupati.

ARSENAL-CRYSTAL PALACE 2-3 — L’Arsenal riesce a complicarsi la vita nella corsa per la Champions, perdendo in casa con il Crystal Palace di Roy Hodgson dopo dieci successi di fila all’Emirates. Il 3-2 ci racconta una partita in cui i Gunners sono sempre stati costretti ad inseguire. L’1-0 di Benteke, a secco da un anno in Premier e alla gara numero 200 in Premier, apre le danze al 17’. Il pareggio di Ozil al 47’ rianima l’Arsenal, ma le fatiche di Europa League e la trasferta di Napoli si fanno sentire, nonostante il massiccio turn over di Emery, con ben sette giocatori nuovi. Zaha al 61’ e McArthur al 69’ portano sul 3-1 il Palace. La rete di Aubameyang al 77’ – gol numero 19 in campionato per il centravanti gabonese – regala un finale più vivo, ma la squadra di Hodgson tiene e con i tre punti è salvo. L’Arsenal resta inchiodato a quota 66, quarto grazie ad una migliore differenza reti rispetto al Chelsea: +24 contro +21. Domani i Blues di Sarri possono però scavalcare la coppia Tottenham-Arsenal e salire al terzo posto: i Sarriboys ospitano allo Stamford Bridge il Burnley. FONTE:GAZZETTA.IT

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