I bavaresi travolgono l’Eintracht (5-1) e conquistano il titolo all’ultima giornata dopo un lungo testa a testa con il Borussia di Favre

È durato poco l’equilibrio, è durata poco l’incertezza, nonostante un brivido a inizio ripresa. Al Bayern Monaco bastava un punto per vincere la Bundesliga, ma si è portato in vantaggio con Coman dopo soli 4 minuti, uccidendo di fatto la suspence. Contro l’Eintracht Francoforte attuale, imploso per i troppi impegni (appena 2 punti nelle ultime 6 giornate), sono bastate un paio di fiammate a inizio partita per mettere al sicuro il titolo. Oltre al gol dell’ex juventino i bavaresi avevano segnato anche con Gnabry (annullato dalla Var) e sfiorato il raddoppio con Lewandowski, Müller e un quasi autogol di De Guzman. A inizio secondo tempo, dopo il pareggio di Haller in mischia al 50′ sono arrivate immediatamente il 2-1 di Alaba al 53′, il 3-1 di Renato Sanches, al primo gol in Bundesliga, il 4-1 di Franck Ribery, che realizza con un morbido scavetto dopo un meraviglioso slalom e il 5-1 di Robben a porta vuota su assist di Alaba. A Moenchengladbach è quindi inutile la vittoria del Borussia Dortmund per 2-0 con il 12° gol in Bundesliga di Sancho e la rete dell’ex Marco Reus.

NUMERI È il 29° titolo del Bayern, il 28° da quando è stata fondata la Bundesliga, il 7° di fila. I bavaresi hanno accelerato in tal senso negli ultimi decenni: dal 1995 ad oggi, infatti, in 21 occasioni su 24 la squadra di Monaco è arrivata o prima o seconda. L’ultimo mercato estivo, per quanto economico (zero euro spesi), ha comunque portato frutti: 10 i gol segnati da Gnabry, rientrato dal prestito all’Hoffenheim, 8 le reti messe a segno da Goretzka, arrivato da svincolato dopo l’esperienza allo Schalke. Ribery è al nono campionato conquistato ed è così il più vincente della storia della Bundesliga (a quota 8 ci sono Scholl, Kahn, Schweinsteiger e Lahm). Sono ben 9 i giocatori del Bayern che hanno collezionato almeno una presenza nei 7 campionati in fila vinti dai bavaresi: Alaba, Boateng, Martinez, Müller, Neuer, Rafinha, Ribery e Robben. Curiosamente il Bayern non vinceva la Bundesliga nel proprio stadio dal 2000: dopo 12 titoli vinti lontano da Monaco, finalmente la Meisterschale è stata conquista in casa, di fronte ai tifosi. L’ultima volta che era successo si giocava ancora all’Olympiastadion.

LE STELLE Questo è il titolo del cambio generazionale, almeno in parte. Perché con 22 gol segnati il leader assoluto è ancora Lewandowski (capocannoniere del torneo), ma Coman e Gnabry sono ormai diventati titolari al posto di Robben e Ribery che non a caso si svincoleranno a fine stagione. I due esterni sono la sorpresa più gradita in casa Bayern. Anche dietro qualcosa sta cambiando: Niklas Süle, con le sue 31 presenze è il vero titolare, avendo giocato più sia di Hummels (21 presenze) che di Boateng (20). Menzione speciale per Kimmich, l’unico a non aver saltato nemmeno un minuto in campionato e sempre più anima e leader della squadra. Mister Kovac, per quanto criticato (e ancora a rischio esonero) è il secondo, dopo il Kaiser Beckenbauer, nella storia del club ad aver vinto il campionato con i bavaresi sia da giocatore che da allenatore. Potrebbe non bastargli per salvare la panchina, ma fra una settimana, contro il Lipsia, avrà l’occasione di vincere anche la Coppa di Germania e chiudere la stagione con tre titoli (compresa la Supercoppa conquistata in estate). Anche se c’è stato più equilibrio del solito, i risultati sono dalla sua. Il Bayern, è pur sempre campione.

GLI ALTRI VERDETTI   In zona retrocessione è tutto già definito da una settimana: Norimberga e Hannover erano già retrocesse, lo Stoccarda, terzultimo, giocherà lo spareggio con la terza della seconda divisione (una fra Paderborn e Union Berlino, già promosso il Colonia). In Champions League la Germania porta Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Lipsia e Bayer Leverkusen, che ha scavalcato il Borussia Moenchengladbach proprio all’ultima giornata: le Aspirine non erano mai state quarte in tutto il campionato. In Europa League, oltre al Gladbach, andrà il Wolfsburg, con l’Eintracht Francoforte ai preliminari. FONTE:GAZZETTA.IT


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