Le americane battono le Oranje e si confermano campionesse per la quarta volta nella loro storia. Decisivi il rigore di Rapinoe e il tiro da fuori di Lavelle

Sono sempre loro le regine del mondo del calcio femminile. Gli Stati Uniti si laureano campioni per la quarta volta. Per la seconda consecutiva, in otto Mondiali. Neppure l’Olanda, campione d’Europa in carica, è riuscita a sovvertire l’ordine prestabilito e i pronostici. Nonostante un primo tempo promettente, vanificato da un rigore generoso, trasformato dalla stella Rapinoe. E dal raddoppio della Lavelle.

STRATEGIA Mai nessuna avversaria però aveva resistito alle statunitensi nel primo quarto d’ora. Né la Francia ai quarti (2’), né l’Inghilterra in semifinale (10’). Due squadre che avevano affrontato la sfida a testa alta, mettendola sul piano tecnico e sul possesso, venendo però subito sommerse dall’irruenza offensiva delle ragazze di Ellis. L’Olanda fa diversamente, disinteressandosi del pallone (38% di possesso al 15’), compattandosi in due linee difensive solide su cui si infrange il tridente Heath-Morgan-Rapinoe. Il tutto facendo valere autorevolezza fisica, chiudendo gli spazi in mediana con Groenen e Spitse. E ripartendo con le idee di Miedema. Strategia che disorienta le americane, pericolose per la prima volta solo al 27’ sugli sviluppi di un corner. Ma la potente girata di Lavelle viene respinta dal portiere Van Veenendaal. Salvata poi dal palo sul tocco di Morgan, servita da Rapinoe (39’). Prima di farsi decisiva in estensione su una stoccata da fuori sempre di Morgan (40’).

TRIONFO Una sfuriata finale cui replica in modo più scomposto l’Olanda nel recupero. Ma il primo tempo finisce comunque 0-0. Di per sé già una sorpresa. Meno lo è il rigore al 15’ della ripresa. Van Der Gragt alza troppo la gamba e colpisce il fianco di Morgan. Con il supporto della Var, l’arbitro francese Frappart assegna il tiro dagli undici metri, che la capitana Rapinoe trasforma con la solita freddezza (16’), portandosi in cima alla classifica marcatrici, con la collega Morgan e l’inglese White (6). Un colpo duro per le olandesi che crollano al 14’, quando Lavelle sale in percussione da centrocampo, evita Van Der Gragt e fulmina l’ultimo difensore con un sinistro potente. Un gol che garantisce il trionfo, meritato alla luce dei 9 tiri in porta a 1 finali. Così sventola sempre la bandiera a stelle e strisce sul mondo del calcio femminile. FONTE:GAZZETTA.IT

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