Granata superiori per oltre un’ora, poi subentrano le fatiche di Coppa e gli emiliani accorciano con Caputo e sfiorano più volte il 2-2. Infortuni ad Ansaldi e Aina. Nkoulou in tribuna

Un Toro bello di sera per oltre un’ora si prende la rivincita dopo la delusione europea di giovedì contro il Wolverhampton. La squadra di Mazzarri piega due a uno, e con merito, un Sassuolo che inizia a giocare dopo essere sotto 2-0, e parte con il piede giusto in campionato. Serata nel segno di Simone Zaza, uno dei migliori in campo, a segno insieme al “gemello” Belotti. Nei venti minuti finali assalto emiliano, con Sirigu protagonista.


Granata superiori per oltre un’ora, poi subentrano le fatiche di Coppa e gli emiliani accorciano con Caputo e sfiorano più volte il 2-2. Infortuni ad Ansaldi e Aina. Nkoulou in tribuna

Dal nostro inviato Mario Pagliara25 agosto – 22:48 – TORINO

Un Toro bello di sera per oltre un’ora si prende la rivincita dopo la delusione europea di giovedì contro il Wolverhampton. La squadra di Mazzarri piega due a uno, e con merito, un Sassuolo che inizia a giocare dopo essere sotto 2-0, e parte con il piede giusto in campionato. Serata nel segno di Simone Zaza, uno dei migliori in campo, a segno insieme al “gemello” Belotti. Nei venti minuti finali assalto emiliano, con Sirigu protagonista.

IL CASO NKOULOU  Quando, durante il riscaldamento, la musica dell’Olimpico è rilanciata a palla dagli altoparlanti, c’è una notizia che arriva dallo spogliatoio del Torino che sovrasta i rumori di sottofondo dello stadio. E’ la decisione di Walter Mazzarri di spedire in tribuna il difensore granata, Nicolas Nkoulou, uno dei pilastri del muro granata che si è conquistato i preliminari di Europa League. La spiegazione arrivata proprio dallo spogliatoio, qualche minuto prima che iniziasse il campionato di Torino e Sassuolo, è che Nkoulou questa mattina sarebbe stato proprio Nkoulou ad aver chiesto a Mazzarri di non giocare perché non era sufficientemente motivato. Come si dice in questi casi, non se la sentiva, fortemente distratto dalle attenzioni che nell’ultima settimana la Roma (alla ricerca di un difensore) gli ha rivolto. A quel punto, Mazzarri lo ha spedito in tribuna. La volontà di Nkoulou ha aperto un caso, ora il suo futuro in granata è quanto mai in bilico.

ZAZA, CHE SERATA C’è dell’altro oltre Nkoulou. Innanzitutto c’è Mazzarri che ne cambia tre rispetto alla serata europea: dentro Bonifazi, Lukic e Rincon. Granata con il collaudato 3-5-2. De Zerbi risponde con un 3-4-1-2 con Traoré alle spalle di Boga e Caputo. Nel primo tempo il Sassuolo fa poco, pochissimo; il Torino aggredisce e riparte, gioca e segna, dimostrando di avere tutta la voglia di resettare la delusione con il Wolverhampton. Sulla sinistra Ansaldi trova un’autostrada grazie ai disastri di Marlon, Rincon nel mezzo si rivede nella modalità solito guerriero, De Silvestri e Izzo sovrastano in potenza Locatelli e Rogerio. Ma è soprattutto Zaza l’uomo in più del Toro: corre ovunque, si fa apprezzare per generosità ed è incisivo in zona gol. Al primo affondo, è il minuto 14’, Zaza (se lo perde Ferrari) si fa trovare pronto sul traversone di Ansaldi dalla sinistra: è il più classifico del gol dell’ex. Cinque minuti dopo Ferrari prova a farsi perdonare con un colpo di testa fuori di poco. Ma è il Toro che sfiora almeno in un paio di occasione il raddoppio: al 20’ ancora di testa con Zaza (ancora su assist di Ansaldi), al 33’ con un’incursione di De Silvestri che fallisce un gol che sembrava già fatto. Brividi per Sirigu nel finale di primo tempo: Caputo non capitalizza un contropiede (44’), un velenoso rasoterra di Boga non inquadra la porta (46’).

IL CANTO DEL GALLO  Nella ripresa, Mazzarri inserisce subito Aina per Ansaldi, mentre De Zerbi in partenza non tocca niente. E agli emiliani l’azione che potrebbe valere il pari capita pura: dopo nove minuti con un colpo di testa di Obiang sul quale Sirigu stampa la parata della serata. Ma è una fiammata. Perché dopo appena trenta secondi arriva il raddoppio granata: c’è ancora Zaza sulla traiettoria del tiro di Belotti e Simone prova un tacco istintivo e diventa la deviazione vincente. Il gol è giustamente assegnato al Gallo. Toro sazio? Nemmeno per sogno. Solo un bell’intervento di Consigli toglie a Belotti la gioia della doppietta (14’).

IL FINALE E’ EMILIANO Proprio quando il Toro sembra in controllo, il Sassuolo trova il gol della speranza (24’) grazie a una giocata di Boga che prende il palo e sulla cui ribattuta si avventa Caputo. E’ il 2-1. Nei venti minuti finali, gli emiliani risalgono dalle sabbie mobili e serve, più volte, un ottimo Sirigu per evitare il pari. Il Toro si disunisce, stanco anche per le fatiche di Coppa, e Sirigu diventa uno dei protagonisti abbassando più volte la saracinesca. FONTE:GAZZETTA.IT

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