Leo Messi of FC Barcelona celebrates after scoring a goal during the match of La Liga between Real Madrid and Futbol Club Barcelona at Santiago Bernabeu Stadium in Madrid, Spain. April 23, 2017. (ALTERPHOTOS) Madrid 23-04-2017 Santiago Bernabeu Real Madrid - Barcellona Liga Campionato Spagna 2016/2017 Foto Alterphotos / Insidefoto ITALY ONLY

Il fuoriclasse argentino incanta nella partita numero 700 con i catalani (di Suarez e Griezmann le altre reti). Gialloneri, in gol con Sancho, non più padroni del proprio destino

In attesa di ricevere il suo sesto Pallone d’oro, Leo Messi si regala un’altra notte di Champions delle sue. Nel giorno delle 700 partite col Barcellona, la Pulce mette a referto un gol e due assist – per Suarez e Griezmann– e regala ai catalani una vittoria che vale la qualificazione agli ottavi e il primo posto nel gruppo F. A farne le spese un Borussia Dortmund che, come tante squadre passate negli anni dell’argentino al Camp Nou, quasi si limita a fare da sparring partner. I tedeschi, in gol con Sancho, non sono più padroni del loro destino: nell’ultima giornata, per qualificarsi, devono vincere con lo Slavia Praga e augurarsi che l’Inter non faccia lo stesso con il Barcellona (o pareggiare in caso di sconfitta nerazzurra).

MESSI INARRESTABILE

Valverde rinuncia a Griezmann dal primo minuto e sceglie l’ex Dembélé per comporre con Messi e Suarez il tridente offensivo. Emergenza in difesa: squalificato Piqué e infortunati Semedo e Jordi Alba, a proteggere la porta di Ter Stegen sono Sergi Roberto, Umtiti, Lenglet e Junior Firpo. Sorprendente l’undici di Favre, che – con Alcácer influenzato – rinuncia a Sancho (accusato in conferenza di mancanza di concentrazione), Gotze e Hazard e schiera Reus da falso nueve, coprendo ciascuna corsia con due terzini (Piszczek e Hakimi a destra, Schulz e Guerreiro a sinistra). L’approccio dei tedeschi però è aggressivo. Già al 2’, dopo una palla persa da Rakitic a centrocampo, Ter Stegen deve chiudere su Hakimi: Schulz può ribadire in rete, ma il suo tap-in si perde sul fondo. Poi il Barcellona inizia a monopolizzare il possesso palla, con Dembélé molto attivo sulla sinistra. La partita del francese si chiude però al 25’, quando un contrasto di gioco lo costringe a lasciare il campo: al suo posto Griezmann. Poco prima Suarez aveva trovato il vantaggio, ma nel momento dell’assist di Messi era in posizione irregolare: gol annullato. Al 29’ l’azione si ripete: Messi taglia in diagonale il campo e permette a Suarez – stavolta partito dietro l’ultimo difensore – di timbrare l’1-0. Il Dortmund va in bambola e non riesce più a uscire dalla propria tre quarti. In disimpegno sbaglia anche l’esperto Hummels, che al 33’ innesca il 2-0 del Barça: De Jong per Suarez per Messi, che con un diagonale mancino batte Burki. Prima dell’intervallo, i catalani non sfruttano con el diez e Griezmann le occasioni per andare sul 3-0.

SANCHO PER L’ONORE

Sotto di due gol, Favre mette da parte le critiche fatte in settimana a Sancho e punta su di lui già nell’intervallo, mandandolo in campo al posto di Schulz. Ma la prima chance della ripresa è ancora per il Barcellona: Griezmann entra in area a cento all’ora e scarica un sinistro potente, che Burki respinge. Al 51’ è Messi a involarsi verso la porta, ma dopo aver saltato il portiere esagera un contatto e viene ammonito per simulazione. Il Dortmund inizia a prendere un po’ di fiducia e al 60’ sfiora l’1-2: Sancho trova Brandt sotto porta, ma Ter Stegen mura la conclusione del suo connazionale. È il preludio a un nuovo momento-Messi. Dopo aver sfiorato il gol di testa, con uno stacco imperioso su Piszczek, l’argentino fa impazzire metà Dortmund a centrocampo con i suoi dribbling e poi pesca Griezmann in area con un gran filtrante: il piccolo diavolo al 67’ fa 3-0 col sinistro. A salvare l’onore per i gialloneri è proprio Sancho, che dieci minuti dopo mostra tutto il suo talento accarezzando la palla col destro, per sbilanciare Junior, e scaricandola con violenza alle spalle di Ter Stegen. Una perla che il nazionale inglese quasi bissa a 5 minuti dal ‘90: Ter Stegen e la traversa gli dicono di no e fissano il risultato sul 3-1.

Fonte.gazzetta.it