A St. James’ Park apre Sterling, pareggia Willems. Un gran gol di De Bruyne illude Guardiola, ma Shelvey trova il definitivo 2-2

Un altro pareggio dopo l’1-1 in Champions contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, un’altra frenata che potrebbe portare il Manchester City a -11 dal Liverpool – i Reds ospitano nel pomeriggio il Brighton – e ad un addio precoce ai sogni di terzo titolo di fila: il 2-2 di Newcastle è una mazzata per i sogni di rimonta della squadra di Guardiola. I campioni d’Inghilterra passano due volte, al 22’ con Sterling su splendido assist di David Silva e all’82’ con un gol straordinario di De Bruyne, ma si fanno riprendere dal gruppo di Steve Bruce. Willems al 25’ e Shelvey (schema su punizione) all’88’ esaltano i 49.937 spettatori presenti al St James’ Park. Guardiola rientra negli spogliatoi con la faccia livida. Bruce sospira: è stata una faticaccia, ma i suoi hanno conquistato un punto di platino nella lotta per la salvezza.

IL FILM

Newcastle regala spesso amarezze al City: la scorsa stagione il k.o. incassato da queste parti costrinse la banda di Pep ad un finale a tavoletta per bissare il trionfo in campionato. La storia si è ripetuta, almeno in parte. Il 5-4-1 della squadra di casa ha retto l’urto del solito 4-3-3 in stile Guardiola, con Jesus al centro dell’attacco e la coppia Mahrez-Sterling ai suoi fianchi. David Silva e De Bruyne hanno macinato chilometri, in particolare il belga, il migliore in assoluto e non solo per la bellezza del gol: controllo di petto e destro al volo, con il pallone infilato all’incrocio. Il grande merito del Newcastle è stato quello di non mollare mai la presa. Il pareggio di Willems, destro in diagonale, ha messo a nudo ancora una volta i limiti della difesa del City, colpevole pure nell’azione del 2-2. Anche i sassi sanno che il pezzo migliore del repertorio di Shelvey è il tiro da fuori: il centrocampista ha ricevuto il pallone in assoluta libertà e ha scaricato la botta, fulminando Ederson. City secondo in coppia con il Leicester, impegnato domani in casa contro l’Everton, ma forse per Guardiola, che presto potrebbe rinegoziare il contratto – quello attuale è valido fino al 2021 – sarebbe meglio dedicarsi anima e corpo alla Champions. E sperare che Aguero rientri il primo possibile: senza l’argentino, il City non è la stessa cosa.

Fonte:gazzetta.it