La squadra di Inzaghi manca la qualificazione ai sedicesimi di finale

Finisce male, con un’altra sconfitta, la quarta su sei partite, l’avventura della Lazio in Europa League. Erano pochissime le speranze dei biancocelesti di passare il turno. Sarebbe servita una vittoria col Rennes e la contemporanea vittoria del Celtic a Cluj (hanno invece vinto i romeni). Ma la squadra di Inzaghi sarebbe potuta uscire meglio. Non solo ha perso, ma non ha dato mai l’idea di voler provare ad evitare la sconfitta. E sì che Inzaghi aveva comunque schierato una formazione con quattro titolari (Acerbi, Lazzari, Luis Alberto e Immobile). Ma se le motivazioni non ci sono (e non c’erano) la sostanza non cambia.

RENNES CONCENTRATO

Lazio svogliata e sostanzialmente assente già dai primissimi minuti di gioco, quando (con la partita di Cluj ancora in bilico) ci si aspetterebbe un piglio più costruttivo. L’approccio giusto è invece del Rennes, appena un punto nelle prime cinque giornate, che evidentemente ci tiene ad uscire dalla coppa con una bella prova e possibilmente una vittoria. I francesi mettono in campo determinazione e corsa che, viceversa, latitano nella squadra di Inzgahi. I biancocelesti arrivano all’intervallo senza aver effettuato neppure un tiro nello specchio (saranno zero anche alla fine) e con una sola conclusione che finisce fuori (di Parolo). I francesi invece, con il 4-2-3-1 disegnato da Stephan, presidiano il centrocampo e si rendono pericolosi appena possono. Al 25′ va vicino al gol Lea Siliki con un tiro sul quale Proto deve superarsi per deviare la palla in angolo. Ma l’1-0 è rimandato solo di cinque minuti. Lo realizza Gnagnon che risolve un batti e ribatti nell’area laziale dopo un calcio d’angolo. Vantaggio meritato, anzi i francesi sfiorano pure il raddoppio con una conclusione da fuori area di Grenier.

LAZIO ASSENTE

Non cambia il copione nella ripresa. La Lazio dà segni di vita solo con un colpo di testa di Acerbi che da ottima posizione spedisce la palla sopra la traversa. Ma i biancocelesti si fermano lì, anche perché nel frattempo il Cluj è passato in vantaggio e le speranze di qualificazione da pochissime che erano diventano nulle. La partita si rianima attorno alla metà ripresa per una rissa che scoppia tra i giocatori della Lazio e quelli del Rennes per l’ennesimo intervento duro dei giocatori di casa. Il portiere Salin esce dalla porta e butta a terra Luis Alberto. Sarebbe espulsione, ma l’arbitro Jovanovic si limita ad estrarre il giallo, per lui e anche per Luis Alberto. A quel punto Inzaghi preferisce togliere lo spagnolo e qualche minuto dopo anche Immobile. La Lazio tira definitivamente i remi in barca e il Rennes ne approfitta per togliersi anche lo sfizio di raddoppiare nei minuti finali. Il gol è ancora una volta di Gnagnon, bravo a raccogliere una respinta di Proto su tiro di Tait.

Fonte:gazzetta.it