Quagliarella è sempre più capocannoniere, sigla una doppietta e sale a quota 25. Grande reazione degli emiliani, che nella ripresa trovano il pareggio in quattro minuti
La partita dell’amicizia, con il Parma e la Sampdoria che giocano con le maglie a colori invertiti, non poteva che finire in parità. Ma quante emozioni e quanti sussulti, con gli emiliani che partono a razzo e la Samp che, sorniona, esce alla distanza, manda l’avversario al tappeto e poi si fa riprendere. Il Parma mette in cassaforte un altro punticino che fa sangue per la salvezza, anche se la gente del Tardini si aspettava qualcosa di più.
SOLO SAMP — Il Parma scappa con il solito Gervinho che s’inventa un’azione da funambolo: l’ivoriano dalla sinistra crossa e Gazzola è bravo ad anticipare Murru e a timbrare l’1-0. E’ il minuto 2, l’alba della partita, e ci si aspetta che, apparecchiata così la tavola, gli emiliani possano gestire e ripartire con velenosi contropiede. Invece succede che a quel punto la squadra di D’Aversa esce dal campo, se non letteralmente perlomeno in senso metaforico, e concede alla Samp di costruire, di ricamare, di confezionare assist, insomma di giocare come più le piace. Atteggiamento sbagliatissimo, quello del Parma, che infatti subisce il pareggio su rigore (sciocco fallo di mano di Dimarco), perfettamente calciato da Quagliarella (minuto 27), e la rete del sorpasso, al 38’, firmata da Defrel dopo una percussione sulla sinistra di Jankto. E, se Sepe non avesse recitato il ruolo del polipo (due grandissimi interventi su Quagliarella), probabilmente il passivo per gli emiliani alla fine del primo tempo sarebbe stato superiore. Il pubblico del Tardini non gradisce e fischia.
GRAN RECUPERO — La ripresa comincia ancora nel segno della Samp. Kucka perde malamente un pallone vicino alla propria area di rigore, Praet lo recupera e sempre Quagliarella per il quale è un gioco da ragazzi buttarlo dentro: e così il bomber arriva a quota 25 gol. Il Parma pare imbambolato, incapace di reagire. A rianimarlo ci pensa Colley: lo stopper doriano atterra in rea Siligardi e provoca il rigore che Kucka trasforma. A questo punto l’assedio degli emiliani si fa più consistente e Bastoni va a realizzare il gol del definitivo 3-3: è il suo primo centro in Serie A. Al resto, nei minuti finali, pensa Sepe che si supera su un paio di conclusioni di Caprari.FONTE:GAZZETTA.IT