Una tripletta del polacco e un rigore di Mertens regalano il passaggio del turno alla squadra di Ancelotti

Missione compiuta. Il Napoli giocherà gli ottavi di finale di Champions League. Una buona notizia, dunque, in una notte di paradossi. Il primo riguarda Arek Milik. La sua tripletta abbatte il Genk e mette a tacere tutte le voci che l’hanno indicato come uno di quelli contrari a Ancelotti: niente di tutto questo, l’attaccante, invece, ha dimostrato di essere un punto di forza di questa squadra, costretto a tante assenze solo ed esclusivamente per motivi fisici. Il secondo, è addirittura irreale. Il San Paolo applaude Carlo Ancelotti in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita sulla panchina del Napoli. La gente è dalla sua parte, vuole che rimanga, perché resta lui la garanzia del progetto. Dopo 9 partite, dunque, il Napoli ritorna alla vittoria, realizzando 4 reti. Alla tripletta di Milik si è aggiunto il rigore trasformato da Mertens, nel secondo tempo.

FUORI INSIGNE

L’esclusione del capitano non è una notizia, già da ieri circolava l’indiscrezione che non avrebbe giocato. In effetti, dopo averlo escluso a Udine, alla fine del primo tempo, per scarso rendimento, sarebbe stato un controsenso farlo giocare stasera. Insigne sarà anche l’unico degli attaccanti a restare in panchina: Ancelotti non gli ha concesso nemmeno un minuto. E allora, a far coppia con il rientrante Milik ci sarà Dries Mertens. Per il resto, in campo ci andrà la formazione migliore. Carlo Ancelotti non vuole sbagliare quella che, probabilmente, sarà la sua ultima partita da allenatore del Napoli. Vuole togliersi lo sfizio, l’allenatore, di andare via lasciando in eredità gli ottavi di finale di Champions League. L’atmosfera del San Paolo, in ogni modo, è triste, ci sono poche migliaia di spettatori sugli spalti e nelle due curve non c’è il tifo organizzato, in continua protesta con le istituzioni per la severità dei provvedimenti previsti nel caso non dovessero rispettare le disposizioni impartite dai responsabili dell’ordine pubblico.

SUPER MILIK

Il Napoli ha un solo obbiettivo: vincere e possibilmente in maniera larga. E si capisce sin dalle prime battute che la squadra ha voglia, non vuole sprecare l’opportunità che l’ultima giornata del girone di Champions gli mette a disposizione. Appena due minuti e Koulibaly, sull’angolo di Mertens, stacca più in alto di tutti e colpisce di testa: il pallone sbatte sotto la traversa e ritorna in campo. E’ il preludio al primo gol, che arriva al 3’, favorito anche dall’errore del giovane portiere, Vandevoordt che nel tentativo di dribblare Mertens permette a Milik di battere in rete. La gioia dell’attaccante polacco viene condivisa dai compagni che ritornano ad abbracciarsi dopo un gol, cosa che non accadeva da tempo. La partita sembra non avere storia, il Genk prova ad affacciarsi nell’area di Meret, ma l’azione più pericolosa la crea Paintsic con un gran tiro dalla distanza che mette in apprensione il portiere napoletano. Al 17’ Fabian Ruiz sbaglia in uscita e consente a Onachu di presentarsi solo dinanzi a Meret, ma calcia fuori.

SENZA SOSTA

Il Napoli non si ferma, Allan agisce da metodista e ha ampi spazi per poter pensare all’organizzazione del gioco. Al 26’ l’ennesimo affondo di Di Lorenzo sulla fascia destra, apre al secondo gol di Milik: l’attaccante polacco è lesto a entrare in spaccata e a realizzare di destro. E’ la sua notte. Così al 36’ Allan trova Callejon con un lancio millimetrico. L’attaccante si presenta a tu per tu con Vandervoodt che lo aggancia con una mano. Il rigore è evidentissimo. Alla battuta va proprio Milik per il tris (38’). La ripresa è una formalità, il Napoli la gioca in scioltezza. Ancelotti concede anche l’esordio in Champions al giovane Gianluca Gaetano, classe 2000, dopo averlo fatto esordire in Serie A nella passata stagione. Il calcio di rigore trasformato da Mertens chiude la serata.

Fonte:gazzetta.it