La notizia è finalmente ufficiale: il campione dell’NBA James Harden lascia gli Houston Rockets e passa ai Brooklyn Nets.

Houston ha raggiunto un accordo con i Brooklyn Nets per spedire Harden a New York da Kyrie Irving e Kevin Durant. All’interno della trade sono entrati anche i Cleveland Cavaliers e gli Indiana Pacers per completare un giro di quattro squadre in cui a cambiare maglia sono stati sette giocatori diversi.

A Houston arrivano Victor Oladipo, Dante Exum, Rodions Kurucs, tre scelte al primo giro dei Nets (2022, 2024, 2026, tutte non protette), una scelta al primo giro dei Milwaukee Bucks (2022, non protetta) e quattro possibili scambi di scelte con i Nets al primo giro (2021, 2023, 2025 e 2027).

Indiana prende Caris LeVert e una scelta al secondo giro; A Cleveland finiscono Jarrett Allen e Taurean Prince

Una super trade (necessaria per “spostare” il contratto così ricco di Harden) che ha permesso a Brooklyn di comporre la versione 2021 dei “Big Three”, anche a costo di sacrificare parte della profondità del roster – rinunciando a Caris LeVert, Jarrett Allen, Taurean Prince – e soprattutto ipotecando pesantemente il proprio futuro, cedendo in maniera diretta e indiretta le scelte al Draft dei prossimi sette anni.

Fino al 2027, di fatto, tutto passa dalle mani di Houston

Un investimento enorme che ha convinto i Rockets ad abbandonare la strada della trattativa intrapresa anche con Philadelphia, con i Sixers guidati dal GM Daryl Morey che – stando alle indiscrezioni delle scorse ore – era pronto a sacrificare Ben Simmons pur di arrivare al suo pupillo.

Discorsi che appartengono ormai al passato, visto che ora la patata bollente (e certamente piacevole, da un lato) passa nelle mani di Steve Nash – al suo primo anno da head coach e già chiamato a gestire uno spogliatoio pieno di All-Star e che adesso avrà come unico obiettivo quello di vincere tra sei mesi il titolo NBA.

Per Brooklyn ora quello è il traguardo da raggiungere, da subito.